La Brèche, l’arte cubana a Parigi

Rottura, questa la traduzione del titolo della mostra dedicata all’arte cubana, visibile alla Galleria Continua di Parigi fino al 26 febbraio 2022. Una rottura che ha caratterizzato la storia socioeconomica di Cuba, uno stato che ha dimostrato di essere in grado di rialzarsi, sempre, con nuovi progetti e con una spinta verso il futuro. È così che nel cuore di Parigi viene esposto un omaggio alla costante capacità di reinvenzione dello spirito cubano, che trova il suo tono sottilmente sovversivo nelle crepe del sistema. La Galleria Continua ha legato il suo destino a Cuba, aprendovi una sede, abbracciando la storia e la cultura del paese, portando le voci di una generazione di artisti in tutto il mondo, allestendo una mostra in grado di far dialogare diverse forme d’arte: la mostra riunisce dipinti, sculture, installazioni e opere video. Una conversazione tra le diverse opere si svolge in questo spazio parigino, tra muri rinnovati e vecchie carte da parati, come un nuovo dialogo che emerge dalle crepe.

expo La Brèche: La Brèche, exhibition view at Galleria Continua / Paris, 2021. Photo: Thomas Lannes

Tra le opere pittoriche, la recente serie Tibet di Alejandro Campins mostra un viaggio con sfumature buddiste, mentre Luis López-Chávez espone tre dipinti della serie Las contravenciones, un commento critico sulla situazione socioeconomica di Cuba. José Yaque, per il quale “la breccia è la possibilità di accedere a un altro mondo”, ci mostra pezzi della sua serie di minerali e le vetrine che mostrano l’infinita varietà di elementi naturali. Osvaldo González presenta una serie di opere create appositamente per questa mostra. Sono immagini di luoghi, rielaborate a partire da elementi trovati sui social network e nella memoria visiva dell’artista. In contrasto con l’ambiente idilliaco di González, l’immagine di un edificio in rovina è rivelata sotto forma di pezzi di puzzle da Carlos Garaicoa, un artista il cui lavoro documenta e focalizza l’attenzione sulle continue rotture dell’architettura urbana da diversi anni. Le opere di Iván Capote si concentrano sul tentativo di creare un linguaggio che porti a riflettere sui fenomeni esistenziali, politici e sociali del nostro tempo. Le opere concettuali di Yornel Martínez, mentre cercano di creare una nuova geografia simbolica attraverso la linea tracciata da The Pure Land, includono anche un gesto malizioso su una statua di Buddha. Le opere di José Manuel Mesías, invece, sono il risultato del rapporto dell’artista con gli oggetti raccolti nella sua vita quotidiana, a partire dai quali riscrive la realtà. Infine, il video di Susana Pilar, Re-territorialización (Re-territorializzazione), documenta una performance del 2016.

La Brèche è un’esposizione dal linguaggio violento, ma speranzoso, ci comunica una forza, costantemente messa alla prova, della cultura cubana. La Brèche espone il desiderio instancabile di ripartire, seppur, da una rottura, una crepa, una brèche.

Fino al 26 febbraio, info: www.galleriacontinua.com