Fenomeno Artist-Run Space – Numero Cromatico a San Lorenzo

Continuiamo l’esplorazione degli spazi indipendenti della Capitale, soffermandoci sull’esperienza di Numero Cromatico, realtà singolare nel panorama romano che pone alla base del suo impegno la multidisciplinarietà. Sintetizzando un filo di ricerca che vede contaminare i linguaggi artistici con i più avanzati studi scientifici, Numero Cromatico si distingue per la sua attenzione rivolta agli sviluppi delle discipline neuroscientifiche e in particolare alla neuroestetica.

Una ricerca multidisciplinare

Numero Cromatico prende forma nel 2011, ponendo come presupposto della formazione del collettivo fondatore una visione improntata sul riconoscimento dell’importanza dell’estetica sperimentale, della psicologia dell’arte e delle neuroscienze, elementi che fanno da fulcro all’attività che ancora oggi portano avanti. Trai i fondatori di Numero Cromatico ricordiamo Dionigi Mattia Gagliardi, artista e allo stesso tempo ricercatore che promuove l’importanza delle teorie dell’arte come base per la produzione artistica. Durante la frequentazione dell’accademia di Belle Arti, Gagliardi conosce l’artista Sergio Lombardo che lo introduce ai temi della psicologia dell’arte. 

La scelta di fondare Numero Cromatico si concretizza parallelamente allo sviluppo del progetto editoriale Nodes, che agli occhi di Gagliardi avrebbe dovuto colmare l’assenza di una rivista scientifica capace di inserirsi nel dibattito culturale. La ricerca scientifica in ambito artistico è infatti in Italia un campo ancora poco indagato e con l’obiettivo di sanare tale lacuna, insieme ad altri colleghi d’accademia, parte l’esperienza divulgativa mirata a scandagliare la relazione tra la mente umana e la creatività. 

Numero Cromatico è oggi un centro di ricerca No profit. Il processo creativo non si fonda su un’impostazione gerarchica ma sulla condivisione, sia dal punto di vista concettuale che organizzativo. Figure professionali specializzate collaborano al fine di dare vita a un contenitore che mette a disposizione del pubblico sia l’attività di produzione artistica sia divulgativa.

Numero cromatico
© Numero cromatico

Verso la definizione del progetto 

Per i primi quattro anni di attività il collettivo non ha una sede fisica. Solo nel 2015 nasce l’esigenza di trovare stabilità e installarsi in uno spazio dove dare voce a una ricerca non presente sul territorio nazionale ma soprattutto per creare una comunità dove attivare il dibatto e il confronto sui temi prescelti. Nella zona del Tiburtino, a nord della Capitale, in un ex rimessa di distributori automatici, Numero cromatico apre la sua prima sede. 

Mostre, formazione con masterclass e laboratori e infine l’attività editoriale si sviluppano in maniera programmatica e rendono la realtà sempre più attiva sul territorio della città, fino a ad arrivare a reperire l’attenzione della scena artistica al di fuori delle mura romane. Nel 2019, Numero Cromatico viene contattato dalla fiera d’arte italiana ArtVerona in cui viene invitato a realizzare il progetto Do we prefer a painting made by a human being or one made by artificial intelligence? (2019), in collaborazione con BrainSigns e Untitled Association. In questa occasione Numero Cromatico riceve il premio annuale come miglior spazio indipendente d’Italia. 

© Numero cromatico

Gli ultimi traguardi 

Nell’ultimo periodo di crisi pandemica l’attività del collettivo non ha tentennato. La loro produzione e la loro ricerca sono stati portati avanti senza pause e hanno condotto alla realizzazione del progetto Superstimolo insieme al MAXXI di Roma. All’interno del museo dedicato alla ricerca e ai linguaggi del contemporaneo il collettivo installa una project room in cui si alternano scenari diversi, ognuno dei quali presenta differenti elementi e dispositivi sia naturali che artificiali, progettati e allestiti per stimolare l’esperienza multisensoriale del fruitore. L’arte assume in questo caso il ruolo di incitatore del soggetto nell’era della digitalizzazione, contraddistinta da un fisiologico appiattimento delle sollecitazioni. 

Parallelamente all’intervento nella cornice istituzionale del MAXXI, nella loro nuova sede in Via dei Volsci, 165, nel quartiere di San Lorenzo, Numero Cromatico presenta al pubblico Tre Scenari sulla Percezione del Tempo – Atto II: La Visione. Questo è il secondo appuntamento di un progetto espositivo ambientale e immersivo immaginato all’interno di uno spazio che muta e si trasforma attraverso tre differenti tappe ancora in corso.

Info: https://www.numerocromatico.com

Numero Cromatico

Project Space, Via dei Volsci, 165, Roma

Numero cromatico
© Numero cromatico