Danilo Bucchi apre la sesta edizione di VISIONAREA Art Space con la sua nuova esposizione romana BLU

Roma

Quando creatività e managerialità si incontrano si possono osservare fenomeni affascinanti. È questo il caso che vede destinato all’arte contemporanea, in chiave attuale e trasversale, il complesso multifunzionale romano dell’Auditorium della Conciliazione a Roma. Questa cornice accoglie per la sua sesta edizione il progetto Visionarea Art Space, a cura di Gianluca Marziani che guiderà le operazioni di organizzazione della nuova esposizione dell’artista romano Danilo Bucchi (1978), BLU. La realizzazione della mostra inaugura il nuovo anno di attività dell’Auditorium delle Conciliazione che vede il sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele.

Nella nuova iniziativa, Danilo Bucchi presenterà al pubblico quattordici produzioni di grande formato totalmente inedite. L’universo artistico di Bucchi è caratterizzato da una gestualità che genera forme astratte nate da un dominio cromatico del bianco e del nero. L’artista dimostra fin dagli esordi una severa determinazione nel radicare il suo linguaggio in un universo di segni che rimanda alla tradizione dell’astrazione europea delle prime avanguardie, con l’ausilio di tecniche e supporti fortemente tecnologici. Nella sua pittura coesistono le forme di una scrittura e un percorso gestuale con elementi figurativi tratti dall’immaginario collettivo dell’infanzia. «Danilo Bucchi si conferma un magnetico unicum nell’attuale panorama pittorico» spiega il curatore Gianluca Marziani. “La sua identità iconografica lo colloca in un territorio limbico che ibrida la figurazione nel suo opposto e viceversa».

Danilo Bucchi
Danilo Bucchi, Dentro, 2011. Courtesy Galleria Mucciaccia

Con le tele di grande formato di BLU, Danilo Bucchi torna nella sua Roma per narrare una novità sostanziale verso un colore ad alta caratura simbolica, elaborato con la consueta e meticolosa attenzioneverso i cromatismi, al loro incidersi sul bianco netto dei fondali. Una coscienza gestuale che affronta il ritmo e gli equilibri del segno, captando valenze liquide che solo il blu intuisce e sostiene con empatia mediterranea, muovendosi tra le astrazioni del cielo e le brillantezze cristalline dell’acqua, aggiungendo la misteriosa coscienza minerale del blu, alchemico. «Non esiste una lettura diretta e univoca del suo universo liquido» Continua Marziani «Ci si muove per slittamenti e somiglianze, dentro un contesto semantico che si identifica nel proprio stilema estetico, esaltando un processo autoreferenziale che è da sempre lo scopo ultimo della grande pittura, ovvero, la creazione di un proprio mondo che si dispieghi nei codici esegetici di uno sguardo divinatorio»

Blu, Danilo Bucchi – Visionarea Art Space, Piazza Pia 1.

19 gennaio/ 3 aprile 2022

Info: https://www.danilobucchi.com/portfolio/2022-blu-visionarea-art-space/