Il Mattatoio di Roma si conferma sempre di più uno spazio dedito alla sperimentazione e alla ricerca. Oggi è stato presentato online il documentario girato da Rä di Martino con cui si conclude di fatto la sua residenza artistica nello spazio. Un video che conduce lo spettatore in un viaggio ideale di quel posto profondamente suggestivo. Un video che trae spunto dall’incontro con il celebre coreografo Alessandro Sciarroni L’occasione per farlo è un incontro tra Rä di Martino e il coreografo Alessandro Sciarroni, alle prese con gli studenti del laboratorio ”Tradizione, ripetitività e resistenza nella drammaturgia coreografica”.
IL VIDEO
Il video, In Practice with Alessandro Sciarroni, offre un’ulteriore testimonianza, in forma di breve documentario, dell’importanza di continuare a offrire agli artisti opportunità di scambio e interazione oltre che un concreto sostegno produttivo, e rappresenta un ideale collegamento rispetto al duplice percorso in atto al Mattatoio: la residenza di Rä di Martino si è infatti intrecciata con l’esperienza laboratoriale di Alessandro Sciarroni. Lo sguardo dell’artista ha potuto così entrare in contatto e osservare liberamente la pratica del coreografo, in un percorso condiviso di conoscenza reciproca che ha creato un delicato passo a due fra telecamera e corpi che girano su loro stessi. Alessandro Sciarroni, Leone d’Oro alla carriera per la Danza nel 2019, ha svolto il laboratorio condividendo con gli studenti, provenienti da diverse discipline, la sua ricerca che apre traiettorie spaziali ed emotive inaspettate. L’artista porta lo spazio teatrale a confrontarsi con l’arte visiva e diverse possibilità di fruizione: facendo cadere definizioni disciplinari e di genere, il suo lavoro mette in relazione la danza, anche tradizionale e locale, con ambiti e pratiche corporee che si concentrano sulla ripetizione e sui movimenti rituali. Già protagonista della performance Save the last dance for me, svoltasi la scorsa estate nell’ambito del programma che accompagnava l’installazione Gaia di Luke Jerram, nello spazio pubblico della piazza centrale del Mattatoio, Sciarroni è tornato alla Pelanda nei giorni scorsi per una nuova residenza produttiva rivolta alla fase iniziale di ricerca per un suo nuovo lavoro.
Il progetto è immaginato dall’artista per spazi museali, non teatrali, per creare, in un’esperienza di lunga durata, una relazione di prossimità del pubblico con i performer, percepiti e osservati come opere d’arte visiva. Le prime immagini della residenza sono anch’esse state scattate dall’artista Rä di Martino. Ad aprire un ulteriore sguardo su questa e le prossime residenze sarà anche il Diario di Prender-si cura, il progetto, a cura di Ilaria Mancia e Paola Granato, che racconta con parole e immagini le residenze del Mattatoio. Artista dopo artista il Diario ne segue le riflessioni e le azioni, consentendo di entrare a contatto con la fase di ricerca e creazione del loro lavoro. Si possono già leggere online i diari di Giuseppe Vincent Giampino, Jacopo Jenna, Michele Rizzo, Luigi Presicce, Sara Leghissa, Annamaria Ajmone, Cristina Kristal Rizzo, Marina Donatone, Alexia Sarantopoulou.