Jimi Hendrix

Roma

Per chi recensisce, il termine ”attesa” rischia (quasi sempre) di diventare stucchevole. Eppure, nello specifico, è arduo trovare una parola differente per tratteggiare il tempo intercorso da quarant’anni a oggi. Dalla prima pubblicazione, avvenuta nel 1980, di un fumetto – allora ”l’etichetta” graphic novel era lontana – edito per la neonata edizione nazionale di Rolling Stone, da tempo oramai introvabile. Ed eccoci qui, quattro decadi dopo, a parlare della ristampa restaurata del volume Jimi Hendrix, scritto e disegnato da Matteo Guarnaccia, pubblicato da Comicout. Il volume a fumetti (brossurato, 64 pagine a colori, 15.90 euro), definito dalla rivista Classic rock: «Una sorta di gustosa, psichedelica e coloratissima spy story sulla morte di Hendrix», rispecchia a pieno l’identikit assai variegato dell’autore: «artista, disegnatore, scrittore e autorità nella cultura psichedelica», come riporta la nota dell’associazione culturale. Un professionista appassionato attivo non solo nel campo della scrittura e del giornalismo, ma anche della musica, della moda, del design. Con la prefazione e l’introduzione rispettivamente di Eugenio Finardi e Omar Pedrini (due importanti artisti di casa nostra, se non conoscete il brano Verso oriente, nel quale duettano, vi perdete molto), questa biografia a fumetti prende il la da una considerazione dello stesso autore: «Hendrix ha rappresentato una figura seminale della psichedelica e rimane attuale – come lo è la sua storia – al pari di qualsivoglia altro artista, capace di toccare il cuore dell’esperienza umana».

Morto a Londra il 18 settembre del 1970, Jimi Hendrix, l’intramontabile «alieno dell’apocalisse blues», come è stato definito, nonché «la chitarra che spalancò il futuro al mondo», è stato in grado di mutare la storia della musica e, al contempo, declinare se stesso in un’icona di libertà assoluta priva di qualsiasi freno. Eccentrico, talentuoso e virtuoso (ma potremmo andare avanti all’infinito), Hendrix è stato sia protagonista di una ribellione scevra da qualsivoglia ideologia, facendo leva su una sorta di misticismo spirituale/sciamanico, sia vittima (o genio fragile, se pare più romantico) del sistema dell’industria musicale americana che, a suo modo, lo ha stritolato in modo inesorabile. Una rockstar maledetta – anche questa accezione può risultare abusata – in lotta tra l’indipendenza creativa e le ragioni, assai più pragmatiche, imposte dal mercato (ieri come oggi, non sembra cambiato molto in questo senso). Il graphic novel di Guarnaccia si legge tutto d’un fiato, e non solo per la mole di pagine poco impegnativa. Quello dell’autore milanese, classe 1954, è infatti un racconto ”fuori tempo”, evocativo, che colpisce fin dalle prime battute, tanto è diretto a livello di testi e disegni. Arte visiva e rock si fondono per poi confondersi. «Nel corso della mia carriera non ho realizzato tanti fumetti, ma questo l’ho avvertito come urgente, ascoltando le note di Hendrix in continuazione», riprende Guarnaccia. Nato da padre afroamericano e madre di sangue indiano Cherokee, Hendrix da Seattle – che, non a caso, l’autore definisce: «il proletario afroamericano di provincia, fan di Flash Gordon ed Elvis Presley» – custodiva dentro di sé le anime inquiete e assai lascive dell’altra America. Con 530 live, 5 dischi e alcuni 45 giri è stato capace di mixare blues, rock, jazz e molto, molto altro. Il graphic novel, partendo dall’illustrazione di un’ambulanza che sfreccia per le strade londinesi (”a bordo un uomo, durante il tragitto muore soffocato dal suo stesso vomito, sono le 11 e 45”) rende omaggio a Jimi l’immortale. Tavole come quella incentrata su Woodstock – Hendrix salì sul palco del festival la mattina di lunedì 18 agosto 1969, attaccando con ”Message to love” – oppure la successiva, che ricorda gli orrori della guerra in Vietnam, non possono lasciare indifferenti. Un graphic novel, questo, «che torna finalmente disponibile per il piacere di chi si è sentito toccato da quel ragazzo ”non necessariamente sballato, ma meraviglioso”», conclude Guarnaccia.

Info: www.comicout.com