Una mostra che vuole rendere omaggio al lavoro svolto a studio, alla condivisione di spazi e di sperimentazione, all’insegna di un’idea alta, dialogante e compartecipata, dell’arte e della ricerca creativa. Un incontro contaminante, quello tra il pittore e scultore siciliano Croce Taravella e le tre talentuose leve della pittura: donne già affermate nella vita, ognuna nel proprio settore, che si sono allineate alla sua tecnica e stile per ricercare e mettere a fuoco la propria cifra. Emerge la passione per la costruzione di una tela, l’attenzione per i dettagli, la potenza dell’imperfezione, il piacere dei colori. È così che Nathaly Caldonazzo, Chiara Conti e Isabella De Vivo cercano un confronto con il pubblico sul piano dell’arte visiva, evidenziando propensione allo scambio creativo e apertura alla sperimentazione del segno e della scelta dei materiali.
Inaugura mercoledì 14 ottobre alle 17:30 alla D.d’Arte | Galleria Plus Arte Puls, a viale Mazzini 1, Roma, la collettiva Lab Studio, con le opere del maestro Croce Taravella e delle artiste Nathaly Caldonazzo, Chiara Conti e Isabella De Vivo che con lui condividono lo studio. L’esposizione, curata da Francesca Barbi Marinetti, sarà visitabile sino a lunedì 19 ottobre. (La galleria sarà aperta 10:30-13 e 14:30-18:30, sab 10:30-13:30, domenica chiuso. Per info e prenotazioni, [email protected] e 06 92096368).
Chiara Conti ha avuto la fortuna di incontrare Croce in un momento in cui sentiva fortemente l’esigenza di buttar fuori ciò che aveva dentro, scoprendo così l’incisione, i colori, i suoni e gli odori del mondo dell’arte. Lo stile di Nathaly Caldonazzo, invece, è più orientato verso la pop-art, prediligendo la vivacità dei colori e un tema a lei molto caro, la violenza sulle donne, per il quale da anni si batte in prima linea, anche perché la sua infanzia ne è stata purtroppo contrassegnata. Spinta da Croce, Isabella de Vivo, professionalmente divisa tra attività forense e arte, sperimenta l’incisione, il graffio su materiali di supporto di vario tipo, quali la lastra d’alluminio, con mezzi di ogni genere: dal trapano di precisione, al coltello da cucina. Con nuove basi per le sperimentazioni di colore: ossidi, inchiostri, colori ad olio, resine.
Nei lavori di Croce Taravella, attivo con mostre in Italia e all’estero dalla fine degli anni ’80, si assiste ad un affastellamento prospettico urbano e paesaggistico, declinato con un vociferare di presenze, che assume un valore sempre più onirico e surreale. Sono luoghi familiari e al contempo immaginari in cui siamo chiamati ad immergerci attraverso lo sguardo, con il pulsare frenetico di un cosmopolitismo urbano che contiene e amalgama in sé anche tratti più tipicamente territoriali. Il risultato passa attraverso il filtro di una tecnica sapiente che ha mescolato strumenti differenti, dalla fotografia alla stesura materica del colore, dall’utilizzo di attrezzi perforanti, graffianti o incandescenti a supporti in metallo. L’artista ricostruisce e connette memoria intima e collettiva, paesaggi e architetture distanti tra loro, icone del passato e amici, così come graffiti, manifesti, oggetti sacri e di uso comune, in un flusso inesauribile di materiale passato e presente.
La Galleria Plus Arte Puls vuole essere qualcosa di più di un semplice spazio espositivo. Ambisce, infatti, a considerarsi un ambiente vivo, in continua trasformazione grazie soprattutto ai suoi associati, tra cui la D.d’Arte. Il desiderio è rivolgersi non unicamente ad un pubblico di artisti, ma anche di neofiti, incuriosendoli e attirandoli nelle proprie attività. Lo spazio non allestisce solo mostre – che variano dalla fotografia, alla pittura, alla scultura – ma è destinato anche all’organizzazione di meeting, presentazioni e tavole rotonde.