Il genio umano nel costruire gli ordigni e accumulare arsenali, su questo concept si basa la prossima mostra di Ai Wei Wei al War Museum di Londra, dal 1 agosto. L’artista cinese presenta un progetto estremamente potente, che mette in stretta correlazione la tragicità della morte con la bellezza. Negli oltre mille metri quadrati dello spazio viene esposta una sorta di collezione enciclopedica tridimensionale che mostra nel dettaglio il talento dell’uomo nella progettazione e costruzione delle bombe. Un memento d’impatto sul nostro insaziabile desiderio di distruzione, come lo ha definito The Guardian. La storia delle bombe rammenta la stupefacente capacità che l’uomo ha nell’annientare i suoi simili, nel momento in cui il mondo trema per una pandemia di origine naturale. L’abilità di Ai Wei Wei sta soprattutto nel contrasto di emozioni. L’artista, infatti, lascia che nell’osservatore nasca un’opinione controversa e spiazzante. Le bombe che vengono rappresentate in mostra sono terribilmente belle, spiega Jonathan Jones sul The Guardian, tutte luccicanti e nuovi di zecca, anche le più vecchie. Ma sono armi ”fetish”, che mettono in scena una parodia sul fascino delle armi da guerra, produttrici di morte.