Addìo a Oreste Casalini

Roma

L’artista Oreste Casalini non ce l’ha fatta. Ieri mattina all’Idi di Roma si è dovuto arrendere alla malattia che lo tormentava da anni, il tumore ai polmoni. Aveva solo 58 anni ed è stato un pittore e scultore figurativo di livello internazionale. Nato a Napoli nel 1962, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma ed ha iniziato ad esporre dal 1988 e ha realizzato numerose installazioni permanenti in spazi privati e pubblici. I suoi lavori sono entrati in numerose collezioni private a Roma, Milano, Napoli, Londra, Berlino, New York, Seattle, Dublino, Dubai, Mumbai, Tokio. Negli anni ha vissuto e lavorato a New York, Berlino, Dubai, Napoli e nel sud dell’India. Nel 2010 ha realizzato installazioni permanenti a Milano e Berlino ed ha partecipato alla 12esima Biennale di Architettura di Venezia nell’ambito del progetto E-picentro come artista e curatore della sezione In tenda.

Casalini è stato protagonista di molte mostre in spazi pubblici e privati tra cui Casa Italiana Zerilli-Marimò a New York (1991); Università Federico II di Napoli (1997); Palazzo Reale a Napoli (1998); XII Biennale di Architettura a Venezia (2010); Palazzo Mochi-Zamperoli a Cagli (2010); Castello di Rivara (2011, 2013, 2015); Spazio Mercuria a Dubai (2013); Fiera Ostrale a Dresda (2014); Fondazione Telethon al Centro Olivetti di Napoli (2015). Ha realizzato installazioni permanenti in spazi privati a Napoli (1998, 2003), Roma (2003, 2005), Berlino (2010), Milano (2010, 2013) Torino (2015). 

Una fondamentale vocazione al disegno è alla base del percorso artistico di Casalini, un disegno costruttivo, tridimensionale, sempre teso a definire una forma a tutto tondo, in una sintesi originale tra valori tradizionali e realtà contemporanea. Il suo è stato un percorso di scoperta continua di tecniche e soluzioni che è andato a configurare uno scenario originale dove “memorie, oggetti e figure” convivono in una ricercata compenetrazione tra le parti. I suoi lavori sono una sintesi originale, colta e potente, caratterizzati da un’essenzialità cromatica.