Inaugura oggi Corpi sul Palco, dalla capitale europea della cultura

Rijeka

Corpi sul Palco è diventata ormai una rassegna di grande importanta nel campo della performance. Un evento che ha avuto il merito di avvicinare come mai era successo prima due mondi affini ma distanti: la performance artistica e il teatro. L’ultima edizione ”fisica” al teatro Linguaggicreativi di Milano, a dicembre 2019, aveva fatto registrare il sold out. Il successivo appuntamento di maggio era stato completamente online. Da oggi, fino al 10 luglio, si torna in uno spazio, nelle sale del museo di Arte moderna e contemporanea di Rijeka, città croata designata come capitale europea della cultura 2020, ma le performance si svolgono in video. Il nuovo titolo, coniato per l’occasione, Corpi SUL PALCO, rappresenta la situazione attuale, che impedisce un ritorno totale alla fisicità e al contatto, ma il Direttore Slaven Tolj e il curatore Andrea Cotnin hanno deciso di fare necessità virtù, anche per raccontare il momento storico attuale attraverso la creatività degli artisti. L’idea di Corpi sul palco è nata infatti nel tentativo di trovare soluzioni tanto alle modalità del fare artistico quanto a quelle della sua fruizione in questa situazione inedita, che inesorabilmente ci conduce verso cambiamenti paradigmatici. Le opere sono connotate come una voce dall’interno, messaggi sincronici dalla reclusione domestica ma perfettamente inseriti nell’ambito della ricerca dei singoli artisti, che si sono trovati ad affrontare non tanto la sfida del palco – negato dal contesto – ma del luogo in cui si sono trovati da quando, come tutti, sono stati sorpresi dal lockdown.

Agli artisti invitati è stato proposto di raccontare la loro esperienza di chiusura forzata, accettando la sfida di interpretare la loro pratica performativa in una modalità diversa, ma densa di potenzialità anche future. È stato chiesto di pensare a un’azione, quasi un aforisma performativo, da mettere in scena negli spazi della quarantena – fossero essi in casa, in giardino o in fuga nei campi vicini, sul tetto del palazzo o ovunque si avesse accesso durante il lockdown – senza nessun altro vincolo, né tecnico né tematico né espressivo, e da realizzare con i mezzi a disposizione. Oggi, con la riapertura, le performance tornano a occupare il luogo dell’arte per eccellenza, il museo, che con un’azione quasi dissidente apre le porte a un progetto completamente estemporaneo ma, proprio per questo, assolutamente concreto e inserito nello spirito del tempo, quasi a dichiarare la necessità per il museo stesso di aprirsi alla fenomenologia degli eventi in corso.

Si chiude così un cerchio che inserisce le performance della rassegna in una dialettica che vede il ripensamento dei meccanismi dell’arte, un dibattito che tanti spunti e approcci innovativi ha visto fiorire in questi ultimi mesi. La versatilità con cui Corpi sul palco si adatta alle diverse forme espositive – dal teatro alla rete al museo – racconta ancora una volta come non si voglia sostituire lo spazio reale ma proporre un contributo, magari piccolo ma preciso, nel percorso di rinnovamento dei paradigmi produttivi ed espositivi del mondo dell’arte, che è al centro del dibattito degli ultimi anni ma che è diventato di vitale urgenza in questi giorni.

Partecipano a Corpi sul palco esordienti assoluti e artisti di fama internazionale, accomunati dalla condizione esistenziale contingente e dalla necessità di urgente narrazione del momento presente: Simone Berti, Ivo Bonacorsi, Sergio Breviario, Nicoló Bruno, Nemanja Cvijanović, David De Carolis, Giuseppe De Mattia, Andrea Di Cesare, Simone Falso, Cleo Fariselli, Flavio Favelli, Luca Francesconi, Chiara Gambirasio, Daniel Gonzalez, Katarzyna Kozyra, H.H. Lim, LIUBA, Natalia L.L., Michele Mariano, MASBEDO, Simona Migliori, Ruben Montini, Giovanni Morbin, Andrea Nacciarriti, Elena Nemkova, Giancarlo Norese, Silvia Pastoricchio, Pawel und Pavel, Ilaria Piccardi, Giusy Pirrotta, Aronne Pleuteri, Luigi Presicce, Giovanna Ricotta, Sara Rizzi, Camilla Rocchi e Riccardo Sebastiani, Alessandro Sciarroni, Marinella Senatore, Paolo Trotti, Anna Ulivi, Enzo Umbaca, Marcella Vanzo.

Presenta, come sempre, Andrea Contin, artista e curatore della rassegna.