Stiamo vivendo un momento molto duro da affrontare e Inside Art si è fatta delle domande. La risposta è sintetizzata in questo ciclo di interviste in cui ci confrontiamo con degli artisti per analizzare la reazione umana a quanto stiamo vivendo. Il fil rouge di questa narrazione è D.F.V.O. (Dentro. Fuori. Verso. Oltre.) scandito attraverso cinque brevi domande per capire quali sono i pensieri in giro in questo periodo. Come spiega Rosa Ciacci, la curatrice di questa rubrica, edizione speciale di 5Points., infatti, ”In questi giorni di quarantena mi sono chiesta un po’ di cose. Ho avuto tempo per farlo. Ho avuto tempo per affacciarmi dalla finestra e pensare anche da là. Ho avuto tempo per starmene un po’ affacciata. Già. E ho immaginato le vite delle persone che passavano: chissà che fanno, perché sono uscite, come si sentono, come vivono questo periodo. D.F.V.O. (Dentro. Fuori. Verso. Oltre.) Un po’ per fermarci.”
In questo appuntamento lo abbiamo chiesto a Giuseppe Pietroniro.
Come ti senti? Cosa ti passa in mente in questi giorni? Pensieri? Idee nuove e/o idee che ritornano? Dentro la tua testa.
La mia, una condizione di distacco, di totale sospensione metafisica, uno spazio tempo completamente nuovo, inaspettato, una sensazione che paradossalmente mi affascina. L’assordante silenzio che pervade l’area dove sono in ozio forzato mi rallenta le immagini, le sfuoca, provocandomi una nuova calma, quasi isterica. Nonostante tutto i colori della mia tavolozza sono vivi, accesi e molto luminosi.
#iorestoacasa. Cosa è per te casa? Spazi concreti. Spazi astratti. Dentro lo spazio.
È l’origine del mio universo, il mio angolo del mondo. È lo spazio entro il quale tutto quello che mi circonda è in armonia e in equilibrio, sia esso spazio pieno o vuoto, come il sistema solare, in ordine. È una condizione mentale di benessere, mi protegge.
Cosa vedi fuori, se ti affacci? Come immagini fuori se non ti affacci (e se lo immagini) ?. Fuori dalla testa, fuori dallo spazio.
Se mi affaccio fuori e guardo, non vedo il fuori ma vedo il ”dentro me”. Desideri. Necessità. Bisogni. Ti manca qualcosa? Ti manca davvero qualcosa? Il tuo tempo libero “in gabbia”. Verso chi e/o cosa.
È un tempo curioso quello che sto vivendo, come penso molti di noi, scandito da una circostanza di immobilità forzata, inattesa, che mi condiziona e mi fa riformulare il concetto stesso del fare, del desiderare e in particolare della necessità. La tensione emotiva entro la quale vivo e di cambiamento inaspettato, al momento, non mi da la possibilità di guardare oltre la sensazione dell’attesa. Mi manca l’empatia. Non riesco ad entrare nel dettaglio delle cose. Ma consapevole dei grandi cambiamenti.
Sembra tutto un po’ assurdo. Fiction. Reality. Un tuo film: qualche battuta. Oltre.
Tutto è retto da un codice non scritto di cui i colori detengono il segreto. I colori la dicono lunga sulle nostre ambivalenze. Sono dei formidabili rivelatori dell’evoluzione della nostra mentalità, e hanno contribuito parecchio, nell’arco della storia, ai cambiamenti politici, sociali, e filosofici. Luce o materia? Onda o crepuscolo? Fiction o Reality?