D.F.V.O. (Dentro. Fuori. Verso. Oltre.) con Daniele Puppi

Stiamo vivendo un momento molto duro da affrontare e Inside Art si è fatta delle domande. La risposta è sintetizzata in questo ciclo di interviste in cui ci confrontiamo con degli artisti per analizzare la reazione umana a quanto stiamo vivendo. Il fil rouge di questa narrazione è D.F.V.O. (Dentro. Fuori. Verso. Oltre.) scandito attraverso cinque brevi domande per capire quali sono i pensieri in giro in questo periodo. Come spiega Rosa Ciacci, la curatrice di questa rubrica, edizione speciale di 5Points., infatti, ”In questi giorni di quarantena mi sono chiesta un po’ di cose. Ho avuto tempo per farlo. Ho avuto tempo per affacciarmi dalla finestra e pensare anche da là. Ho avuto tempo per starmene un po’ affacciata. Già. E ho immaginato le vite delle persone che passavano: chissà che fanno, perché sono uscite, come si sentono, come vivono questo periodo. D.F.V.O. (Dentro. Fuori. Verso. Oltre.) Un po’ per fermarci.”

Oggi tocca a Daniele Puppi.

 

Come ti senti? Cosa ti passa in mente in questi giorni? Pensieri? Idee nuove e/o idee che ritornano? Dentro la tua testa.

Penso che dovrei ridurre tutto all’essenziale, cosa che ho iniziato a fare già da un paio d’anni nella mia vita ma senza enfasi o scelta radicale. Una specie di avvicinamento costante alla mia essenza selvatica.

#iorestoacasa. Cosa è per te casa? Spazi concreti. Spazi astratti. Dentro lo spazio

Nella casa è dove riesco a stabilire rapporti concilianti con le forme di vita esistenti, siano esse organiche o inorganiche.

Cosa vedi fuori, se ti affacci? Come immagini fuori se non ti affacci (e se lo immagini)?. Fuori dalla testa, fuori dallo spazio.

In questo momento se mi affaccio a Sud vedo in lontananza mio Padre che prepara l’orto. Se mi affaccio a Nord vedo le montagne con le cime innevate, a Est terre coltivate o lasciate incolte a perdita d’occhio, ricche di piante officinali con fiori di un viola intenso. A Ovest il sole che tramonta.

Desideri. Necessità. Bisogni. Ti manca qualcosa? Ti manca davvero qualcosa? Il tuo tempo libero “in gabbia”. Verso chi e/o cosa. 

In questi giorni di ritiro forzato mi manca molto non poter giocare con Orlando, mio figlio. Il caso così ha deciso: io a Cordenons lui a Roma. Finalmente non c’è l’obbligo del fare, solo aspettare l’evolversi della situazione. Una libertà inaspettata se ci penso, ma che ancora non riesco a cogliere nella sua profonda radicalità eversiva.

 Sembra tutto un po’ assurdo. Fiction. Reality. Un tuo film: qualche battuta. Oltre.

Ieri dopo pranzo approfittando di una bella giornata di sole, ho fatto una camminata lungo lo sterrato che costeggia la recinzione Ovest del mio studio. Mentre camminavo nella quiete inedita dei normali rumori di macchine e quant’altro, un suono, un brusio quasi elettronico di sottofondo ha catturato la mia attenzione. Incuriosito, mi sono affidato all’orecchio inoltrandomi nel centro di un prato pieno di piante selvatiche con fiori di colori diversi. Ho posato lo sguardo a terra senza mettere a fuoco nulla… Migliaia di api incuranti del COVID 19 facevano il loro lavoro.

https://vimeo.com/398834514

www.danielepuppi.com