Nasce il collettivo 4Hands, presto in mostra al Mastroianni

Marino

Monica Pirone e Sergio Angeli hanno dato vita al duo 4HANDS in cui congiungono le proprie specificità pittoriche per creare opere rinnovate in una ricerca profonda di coesione e consolidamento dei propri linguaggi. La musica così come l’arte li ha legati, lavorano entrambi ascoltando brani musicali. Infatti il primo nome che avevano scelto per il loro connubio era F Minor D940, ispirato alla sonata di Schubert. Perché questa sonata? Perché è il primo esperimento di musica a quattro mani eseguito da un uomo e una donna insieme e va quindi a modificare una tradizione secolare. Nasce così l’unione di due prospettive diverse, quella maschile e quella femminile, che si intrecciano per dar forma a qualcosa di nuovo. Pirone e Angeli ascoltano diversi generi musicali durante le loro sessioni di pittura ed amano la scena punk. Da qui il titolo del progetto che verrà esposto al museo civico Umberto Mastroianni di Marino (Rm): Only Sheets on the Wall, che significa ”solo lenzuola sul muro” verso tratto dal brano Day of the Lord del gruppo punk Joy Division. Ciò che appare se si leggono le parole della canzone è una totale decostruzione della parola che poi si ricompone nel significato del testo. Un andare a scardinare l’uso della parola per poi ricompattarla nel senso di ciò che l’autore vuole dire; l’autore è Jan Curtis, voce del gruppo. Si legge una scomposizione che conduce a una ricomposizione. E così agiscono Angeli e Pirone. Anche se i loro segni sono distinguibili, decostruiscono i loro personali linguaggi per crearne uno nuovo, un nuovo significato pittorico che si esprime formalmente, cromaticamente e nella composizione. I due artisti lavorano contemporaneamente e limano i loro interventi andandosi ad amalgamare nell’opera pittorica finale. Guardando i loro quadri si possono esperire comunque delle differenze stilistiche che alla fine si compensano ed equilibrano. Da un punto di vista formale Monica lavora con la linea e Sergio per campiture. Da un punto di vista cromatico lei è caotica, lui pulito. Da un punto di vista compositivo Monica cerca un equilibrio mentre Sergio tende al contrario. Lei è più dinamica, lui più statico. Tutto ciò si coagula in un’espressività unica che si nutre di un connubio istintivo e insieme meditato. Il lavoro che compiono i due artisti è nell’intrecciarsi, nel percorrersi, nel bilanciarsi. Perché Sheets, ”lenzuola”? Perché tutte le opere per il progetto di mostra al Mastroianni Only Sheets on the Wall, a cura di Michela Becchis, sono realizzate su lenzuola. Ha collaborato con loro, per l’esposizione, anche l’artista Elina Chauvet, nota in tutto il mondo per la sua installazione Zapatos Rojos contro il femminicidio. Il lavoro a sei mani che hanno realizzato ha un carattere più grafico, tratto che distingue l’artista Messicana. Chauvet ha spedito un lenzuolo lunghissimo e dipinto da lei, a Pirone e Angeli che vi hanno dipinto a loro volta sopra, rispettando lo statuto espressivo di Elina ed enfatizzandolo. La generosità nella collaborazione è alla base di questo progetto espositivo che vede unite espressioni artistiche diverse che danno vita a passioni pittoriche sentite. Dal testo critico di Michela Becchis: ”Il tempo interno alle opere che costituiscono la mostra è un tempo ampio, diffuso che trasforma il breve tempo del guardare in un tempo lungo nella memoria che si riempie di variazioni di colore, di fitte strade di linee, di un narrare che trasforma l’originaria traccia in una vera e propria trama, in fatti necessari, cioè, per comprendere l’inestricabile intreccio dell’esistere”.