La mostra Anthropocene arriva al MAST

Bologna

Per quattro anni il fotografo di fama mondiale Edward Burtynsky e i registi pluripremiati Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier, combinando arte, cinema, realtà aumentata e ricerca scientifica, hanno documentato i cambiamenti che l’uomo ha impresso sulla terra. Il progetto si è basato sulla ricerca di un gruppo internazionale di scienziati (Anthropocene Working Group) impegnato nel raccogliere prove del passaggio dall’attuale epoca geologica – l’Olocene, iniziata circa 11.700 anni fa – all’Antropocene (dal greco anthropos, uomo).
Per la prima volta i risultati di questa ricerca e documentazione arrivano in Italia e in particolare al MAST Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia di Bologna che con la mostra Anthropocene, presenta al pubblico le 35 fotografie, 3 murales, videoinstallazioni e installazioni di realtà aumentata  di Burtynsky, Baichwal e de Pencier che testimoniano gli effetti delle attività umane sui processi naturali.

L’assunto principale a cui si ispira la mostra è che sono esseri umani la singola forza più determinante sul pianeta che, con incursioni umane su scala planetaria, sono così pesanti che i loro effetti sono destinati a perdurare e a influenzare il corso delle ere geologiche. ”Burtynsky documenta questo proliferare di interventi a danno della natura, sempre più invasivi, e lo fa attraverso la forza essenziale delle sue immagini e lo sguardo attento su simmetrie, figure circolari, griglie e linee geometriche pure. Le opere di grande formato sono un crescendo di forme e colori e sono affiancate al materiale filmico, realizzato da Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier, caratterizzato da inquadrature e tagli che si fondono con l’effetto coinvolgente e crudo delle immagini al rallentatore. L’osservatore viene catturato e affascinato esattamente come avviene, per un ascoltatore, con la Quinta Sinfonia di Beethoven”, spiega il cocuratore Urs Stahel.

L’esposizione  curata  a cura di Urs Stahel, curatore della PhotoGallery e della collezione MAST, Sophie Hackett, curatrice della fotografia dell’Art Gallery of Ontario di Toronto e da Andrea Kunard, curatrice del Canadian Photography Institute della National Gallery of Canada è visitabile fino al 22 settembre.