Stan Lee, il papà dei supereroi

Roma

Anche i supereroi piangono. I più scettici potrebbero chiedere (semmai riuscissero a trovarli) all’Uomo ragno, ad Iron man, Daredevil oppure agli X-men – solo per fare qualche ”piccolo” nome – come si sono sentiti il 12 novembre del 2018, quando all’età di 95 anni se n’è andato Stan Lee (pseudonimo di Stanley Martin Lieber), fumettista, editore, produttore cinematografico e televisivo. Stiamo parlando di un uomo che ha rivoluzionato, letteralmente, l’industria del fumetto mondiale, inventando insieme a Steve Ditko (storico autore della nona arte, ideatore del design di Spiderman e creatore del Dottor Strange) e Jack Kirby – definito ”the king of comics”, figura fondamentale per la creazione di personaggi indimenticabili come Capitan America, Hulk, Thor, I fantastici quattro, oltre ai già indicati Uomo ragno, Iron Man e X-men – una serie di personaggi entrati (di diritto) nell’immaginario collettivo. Tutti quelli citati, e anche di più.

Per rendere omaggio ad un vero e proprio genio del settore – ha intrapreso la sua carriera nel business dei fumetti a soli 17 anni, risultando l’editor più giovane nel campo – Leone editore pubblica l’approfondita biografia Stan Lee, il padre dell’universo Marvel (288 pagine con inserto fotografico a colori, 19.90 euro), ovvero ”la storia dell’uomo che da decenni fa sognare generazioni di lettori”. Scritto da Bob Batchelor, storico culturale che ha redatto e pubblicato oltre due dozzine di libri sulla cultura popolare e sulla letteratura a stelle e strisce, il volume ripercorre l’intensa e affascinante esistenza di Stan Lee che, congiuntamente al suo ruolo di creativo, è ricordato dalle generazioni più giovani anche per i numerosi camei nei colossal dell’universo cinematografico Marvel. Dalla giovinezza nella New York (sua città natale) della grande depressione (la metropoli, per decenni sede della Marvel, che fa da cornice a molti dei personaggi inventati da Lee, deliziosi nella loro umanità e imperfezione), decisiva nel renderlo un lavoratore instancabile, agli anni di gavetta nelle vesti di redattore della Marvel comics. E non solo. «Essere il redattore voleva dire essere anche il direttore artistico – ricorda Lee anni dopo –, poiché non puoi editare i racconti senza assicurarti che anche il materiale grafico sia fatto bene, in modo da valorizzare il racconto. E i racconti anche devono armonizzarsi con i disegni». Da qui la creazione, giovanissimo e con il supporto di Dikto e Kirby, di personaggi memorabili, forte di una carica creativa che avrebbe trasformato la Marvel, da società di second’ordine, in una casa editrice leggendaria. Scrive Batchelor: ”L’idea geniale che Stan Lee aveva applicato ai fumetti, e che lanciò l’età d’oro della Marvel, era fondata sul modo in cui i personaggi parlavano, i loro sentimenti e le situazioni realistiche che si trovavano ad affrontare. L’equazione sembrava quasi troppo semplice: se i supereroi potevano essere come te, tu potevi essere come un supereroe”. Un’affermazione, questa, che racchiude davvero tutto. Ma la biografia Stan Lee, il padre dell’universo Marvel è molto di più, e Batchelor approfondisce – lungo sedici capitoli che si leggono in scioltezza – la vita di una delle icone creative più rilevanti (nonché incisive) della storia statunitense contemporanea.

Un uomo sì talentuoso, ma soprattutto gran lavoratore. Focalizzandosi (un aspetto, questo, sconosciuto ai più) anche sull’evoluzione del ruolo pubblico di Stan Lee. Come scrive l’autore: ”Ironicamente, mentre quel ruolo si espandeva, il suo nome si legava sempre di più a quello della società. Capì che il suo destino, come sempre, sarebbe rimasto fortemente intrecciato ai fumetti della Marvel”.

Info: www.leoneeditore.it

Stan Lee, cover, credits Leone editore
Info: www.leoneeditore.it/catalogo/stan-lee-il-padre-delluniverso-marvel