Il 4 aprile non è solo la data di inaugurazione di miart, perché in concomitanza FM Centro per l’Arte Contemporanea presenta Il Soggetto Imprevisto. 1978 Arte e Femminismo in Italia. Non un soggetto qualunque, perché si tratta della prima esaustiva rassegna sui rapporti tra arti visive e movimento femminista in Italia. Curata da Marco Scotini e Raffaella Perna, l’esposizione ricostruisce in maniera filologica un panorama artistico che spesso e volentieri è stato lasciato in disparte dalla recente storia dell’arte e quasi assente nel mercato. Partendo dal 1978 inteso come l’anno catalizzatore di tutte le energie in campo, saranno in mostra le opere di oltre 100 artiste italiane e internazionali attive in quegli anni in Italia.
Perché il 1978? In quell’anno alla Biennale di Venezia inaugura Materializzazione del linguaggio, a cura di Mirella Bentivoglio. Nel contesto di una ricerca sul linguaggio come archetipo di comunicazione visuale, circa ottanta artiste compaiono sulla scena artistica italiana e internazionale rivendicando spazio e visibilità in un luogo tradizionalmente difficile da conquistare per le donne. Nell’ambito della stessa edizione della Biennale una mostra antologica rende omaggio a Ketty La Rocca, protagonista della neoavanguardia italiana, venuta a mancare nel 1976 e oggi presente nelle collezioni del MoMA e del Centre Pompidou. Parallelamente, ai Magazzini del Sale la Biennale ospita i gruppi femministi Immagine di Varese e Donne/Immagine/Creatività di Napoli.
Realizzata in collaborazione con il MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e Frittelli Arte Contemporanea, Il Soggetto Imprevisto. 1978 Arte e Femminismo in Italia, irrompe sulla scena artistica come una meteora silenziosa, di quelle che vogliono smuovere le cose senza troppo apparire e inesorabilmente.
FM Centro per l’Arte Contemporanea, Via G.B. Piranesi, 10, Milano
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