Forse con la cultura, e con l’arte, non si mangia (ma poi non è vero!!!). Ma di certo si può cambiare il mondo. Questo almeno secondo la rivista Forbes, che nella sua ultima pubblicazione ha passato in rassegna i 300 nomi che con la loro genialità possono rivoluzionare il mondo. E tra loro ci sono anche molti italiani, giovani, under 30, che in varie discipline stanno portando idee, imprese e ricerche sensazionali. E tra gli scienziati e i famosi cervelli in fuga, impiegati nel campo scientifico, spicca anche il nome di Andrea Mongia, illustratore 30enne le cui opere rendono uniche le pagine del New Yorker, del New York Times, del Guardian, dell’Economist e di tantissimi libri. Ha esposto in Italia e negli Stati Uniti ed è membro dello Studio Pilar, un’associazione culturale e collettivo di quattro illustratori. Anche se il suo curriculum è rispettabile e ordinario (nato in Abruzzo, si trasferisce a Roma e si diploma in illustrazione allo Ied nel 2011), il suo portafoglio clienti rivela un grande talento: oltre ai già citati, anche the Boston Globe, The Wall Street Journal, The Sunday Times Magazine, l’Obs, Architectural Digest, Groundwood Books, Loescher Editore, rivista Studio, rivista Undici, Donna Moderna, Biancoenero Edizioni.