Akka Project, dopo Dubai apre una sede in Laguna. Il concept? L’arte africana

Venezia

La galleria Akka Project arriva in Italia aprendo una sede a Venezia. Nata quattro anni fa a Dubai, lo spazio si dedica alla promozione e alla diffusione dell’arte contemporanea africana attraverso un fitto programma di mostre ed eventi. La forte passione per il lavoro degli artisti ha portato la galleria a supportare una serie di nuove produzioni, con la volontà di finanziare progetti culturali meritevoli che incentivino i giovani artisti a seguire il loro percorso. Grazie al lavoro svolto a Dubai negli ultimi anni, Akka Project ha deciso di aprire una nuova sede a Venezia con la volontà di consolidare il legame tra l’Africa, il Medio Oriente e l’Europa. La mostra di inaugurazione è il 21 febbraio e si intitola Masquerada, un’idea che nasce con l’intento di instaurare un dialogo costruttivo e nuove linee di ricerca tra differenti culture. Protagonisti della mostra sono Leonce Rafael Agbodjelou e Teddy Mitchener, che presentano un ciclo di lavori incentrato sul concetto di maschera.  

Il termine maschera, proveniente probabilmente dall’arabo maskharah, significa caricatura, beffa, e compare  all’interno di diverse culture e aree geografiche. La città lagunare è da sempre conosciuta per la storia delle sue maschere e dei suoi costumi: indossando la maschera si entra a far parte di una grande illusione collettiva nella quale l’identità, il sesso e la classe sociale si mischiano e si perdono aprendo le porte a libertà e trasgressioni. A differenza di queste, le maschere della tradizione africana non rappresentano qualcosa di realistico o verosimile ma sono la concreta presenza di un determinato spirito, fulcro di un incontro sociale in cui, tra danze e costumi fantastici, si mostra onore e riverenza alla visita degli spiriti che vengono invitati a entrare nel corpo della persona che indossa la maschera. In Masquerada gli artisti esplorano il ruolo della maschera all’interno della loro cultura servendosi di media differenti.

Leonce Raphael Agbodjelou fotografa magistralmente le Masqueradas del Benin riflettendo sull’ornamento rituale e la spiritualità del mascheramento a contatto con i processi di cambiamento in atto mentre Teddy Mitchener reinterpreta in chiave contemporanea le maschere tradizionali investigando la lenta ed inevitabile scomparsa di rituali e tradizioni nelle realtà africane.

Dal 21 febbraio al 4 Aprile.
Visitabile su appuntamento. Info: www.akkaproject.com

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