Cai Guo-Qiang a Pompei

Pompei

Dopo la sua ultima performance agli Uffizi, l’artista Cai Guo-Qiang sta pianificando la sua installazione pirotecnica più spettacolare di sempre, nell’anfiteatro romano di Pompei, dietro invito a creare un’opera site-specific, alla quale seguirà una personale dell’artista a Napoli. L’opera racchiude i media distintivi dell’artista, come la polvere da sparo e i fuochi d’artificio, e a ciò aggiunge una serie di reperti. Intrigato e ispirato dal destino dell’antica città romana, Cai, in collaborazione con un’azienda locale di fuochi d’artificio, accenderà un’ampia installazione di reperti vari su una tela da 33 metri all’interno dell’anfiteatro ai piedi del Vesuvio, una performance che culminerà con gli scavi dei detriti che ne verranno fuori. Gli elementi sono fatti di marmo, vetro, ceramica e seta, in rimando alla vita decadente di Pompei prima che fosse trasformata in cenere vulcanica. L’evento, che si chiamerà Explosion Studio, è previsto per il 21 Febbraio, il giorno prima dell’inaugurazione della personale dell’artista al Museo Nazionale Archeologico di Napoli.

«Per questo progetto, – ha dichiarato Cai – ho tentato di lasciare che i miei ormoni prendessero la guida, creando qualcosa che avesse un che di feroce». L’idea dell’artista è quella di mettere in scena, in un tempo in cui le persone sono eccessivamente civilizzate e prudentemente educate, qualcosa che sia semplicemente fuori controllo, richiamando il vulcano e il giorno del giudizio di Pompei, un evento totalmente inaspettato, qualcosa che irrompe ad un certo punto nel quotidiano. Una volta partita l’esplosione, del fuoco attraverserà il lavoro, ricordando le violente crepe tagliate dalla lava migliaia di anni prima. Sullo sfondo, centinaia di fuochi d’artificio esploderanno in contemporanea, spegnendosi dopo qualche minuto. Alla fine dell’esperienza, i lavori naturalmente creatisi durante Explosion Studio, saranno inclusi nella mostra a Napoli. Lo spettacolo per Pompei insieme alla mostra personale a Napoli fanno parte di un progetto pluriennale chiamato An Individual’s Journey Through Western Art History, iniziato da Cai sovrapponendo il proprio lavoro con le opere dell’avanguardia russa al Museo Pushkin di Mosca, passando per il Prado nel 2017 fino al rinascimento fiorentino degli Uffizi lo scorso novembre. Il suo piano prevede ulteriori mostre in dialogo con il Medioevo, l’Impressionismo e l’Arte Moderna.

Tra l’altro, l’opera di Cai Guo-Qiang si inserisce bene all’interno della linea intrapresa da Massimo Osanna, direttore del parco archeologico di Pompei, di apertura verso l’arte contemporanea. Nel 2017 per esempio, il Madre ha esposto dei ritrovamenti di Pompei insieme a opere ispirate di, tra gli altri, Daniel Buren, Laure Prouvost, Jimmie Durham, Adrian Villar Rojas, e Mark Dion.

“Nel vulcano: Cai Quo-Qiang e Pompei” sarà visitabile dal 22 Febbraio al 20 Maggio al Museo Nazionale Archeologico di Napoli.

Info: https://www.museoarcheologiconapoli.it/it/category/mostre/