165 artisti, 11 curatori, 7 mostre per la dodicesima Biennale d’Arte di Gwangju

Gwangju

Sono 165 artisti provenienti da 43 paesi diversi i protagonisti della dodicesima Biennale di Gwangju che ha aperto il 7 settembre in Corea del Sud e si concluderà l’11 novembre. Imagined Borders, questo il titolo, affronta il concetto di confine in termini politici, fisici, culturali ed emotivi e prevede un gruppo di sette mostre tematiche realizzate da un team internazionale di curatori (Clara Kim, Christine Y. Kim, Rita Gonzalez, Gridthiya Gaeweewong, Chung Yeon Shim, Yeewan Koon, David Teh, Man Seok Kim, Sung Woo Kim, Chong-Ok Paek, B. G. Muhn). Imagined Borders è quindi più di un titolo, è il concetto ispiratore di un programma ben più ampio e ambizioso. Inoltre, ai due spazi principali nei quali si articola la Biennale, si aggiunge in questa edizione un nuovo programma di opere site-specific realizzato tra gli altri da Adrián Villar Rojas, Mike Nelson, Kader Attica e Apichatpong attraverso cui esplorare il tessuto storico di tutta la città di Gwangju. Ciò che contraddistingue questa edizione è un ampio programma di artisti provenienti da tutto il continente asiatico, tra questi l’indiana Shilpa Gupta, la vietnamita Tiffany Chung, il thailandese Apichatpong Weerasethakul, Ho Tzu Nyen da Singapore e il giapponese Yoshitomo Nara.

Info: www.gwangjubiennale.org