Ernesto Notarantonio in mostra alla Roam gallery per Open house

Roma

Dietro l’obiettivo da oltre dieci anni («mi sono avvicinato alla fotografia nel 2007, troppo tardi per poter affermare di aver trascorso l’intera vita fotografando»), Ernesto Notarantonio, romano classe 1967, si occupa di fotografia di ritratto e musica dal vivo, di architettura e paesaggi urbani. E ancora, segue diversi progetti personali in pellicola bianco e nero e polaroid. Ed è proprio l’affascinante universo delle polaroid al centro del suo lavoro What really happened? nello spazio Roam gallery – nell’ambito di Open house Roma – dall’undici al 12 maggio. «Nel 2008 ho scoperto la polaroid ed è stato amore a prima vista, tanto da divenire nel tempo un rilevante strumento espressivo della mia fotografia», ammette Notarantonio, curioso e irrequieto di natura.

Nel testo di presentazione, il fotografo scrive: ”Quelli di noi che ricordano i propri sogni spesso ricordano momenti della vita reale che si mescolano con la finzione. I due mondi si amalgamano così spesso che a volte mi sembra di non riuscire a capire se un ricordo è reale”. Portando avanti un metodo artigianale e istintivo nei confronti del mondo analogico, Notarantonio – i cui scatti sono stati pubblicati su riviste nazionali e internazionali – riconosce di «progettare la casualità». Info: www.roam.photography/gallery