La sfilata di Valentino entusiasma Parigi

Parigi

Quel che si dice una serata indimenticabile: Pierpaolo Piccioli, il direttore creativo della Maison Valentino, ha ricevuto applausi a scena aperta per la sfilata Haute Couture primavera estate 2018 che ha avuto luogo ieri a Parigi. E la ragione di tanto apprezzamento pubblico, ma anche da parte della critica, è dovuta al fatto che gli abiti esibiti erano talmente sofisticati, curati, originali, artistici da rendere quest’ultima sfilata un evento memorabile, di quelli che passerà agli annali di questa storica casa di moda romana. A molti è sembrato in qualche modo l’evento apicale di una Maison che negli ultimi anni è tornata a conquistare la critica internazionale e a macinare fatturato e utili. E dietro tutto questo c’è, e si vede, un eccellente lavoro di squadra. L’amministratore delegato Stefano Sassi quando gli fu affidata l’azienda aveva da compiere una missione vicina all’impossibile: trovare il sostituto del mitico Valentino Garavani. Con Pierpaolo Piccioli la missione è stata felicemente compiuta. La sfilata di ieri a Parigi è un po’ la fotografia di questo miracolo avvenuto e chiaramente apprezzato dallo stesso Valentino e dal suo storico socio Giancarlo Giammetti. La presenza continua alle sfilate è la prova che i due fondatori della Maison di Piazza Mignanelli vedono, capiscono e plaudono il lavoro dei nuovi padroni di casa. Un lavoro di qualità che parte dell’eccellenza della fattura di ogni singolo capo e arriva a quell’eleganza sublime che è un po’ il marchio di fabbrica di Valentino.

A questo aspetto, che è più legato alla grande produzione sartoriale, si è poi aggiunto il desiderio di ricordare al mondo le origini della Maison. Roma e l’Italia, luoghi percepiti a livello globale come icone di raffinatezza e di buon gusto, sono sempre più evocati e richiamati nel lavoro di Piccioli. Lo si comprende da certe scelte stilistiche che pur nell’innovazione e nella ricerca di linguaggi contemporanei alla fine rimandano alla bellezza pura, eterea, classicheggiante che hanno fatto di Roma e quindi di Valentino due simboli supremi dell’eternità e dell’eleganza. Altre scelte portano nella stessa direzione. A Parigi Piccioli è arrivato con tutte le sue sarte ed i suoi sarti: Carmela, Oriana, Maria Sole, Alessio, Francesco, Silvia, Maria Luigia, Rocco, Giada, Maddalena e via dicendo. Sessantasette donne e dieci uomini. Un omaggio al lavoro di squadra che è stato fatto, un modo per rivendicare pubblicamente il valore della grande tradizione sartoriale romana. Anche la nuova house model scelta da Pierpaolo Piccioli è figlia di questa logica. Aurora Talarico è una giovanissima e bellissima modella romana che il direttore creativo di Valentino ha scelto personalmente, ha voluto in esclusiva per la sua Maison, affidandogli ruoli di assoluto prestigio come l’apertura e la chiusura delle ultime due sfilate di Haute Couture oppure facendola posare con una star come Gigi Hadid nell’ultima campagna pubblicitaria che è andata in tutto il mondo. Una scelta rivelatasi vincente tant’è che Vogue America lo scorso luglio, dopo la sua passerella internazionale d’esordio a Parigi, ha messo Aurora Talarico al primo posto tra le modelle emergenti.

Insomma ieri a Parigi si è celebrata la definitiva consacrazione di Pierpaolo Piccioli, un vero signore della moda, le capacità di un grande manager qual è Stefano Sassi, che ha riportato Valentino tra i protagonisti mondiali di questo settore, e anche Roma, per una volta, è stata ricordata al mondo per la sua dote migliore, la bellezza eterna.

(Nelle foto Aurora Talarico: in alto con Kaia Gerber, figlia di Cindy Crawford, in basso con l’abito che ha chiuso la sfilata e, infine, con Chiara Ferragni).