Disegnare insieme a Sketch-RNN di Google Brain

Los Angeles

Google Brain, la divisione di intelligenza artificiale interna al famoso motore ricerca, sta compiendo notevoli progressi sulle tecniche di visione dei computer che consentono al software di analizzare il contenuto delle immagini disegnate a mano e di ricreare dei disegni al volo. L’ultima versione della serie AI experiments della divisione è una nuova applicazione web che consente di collaborare con una rete neurale per disegnare documenti di oggetti quotidiani. Si può iniziare con qualsiasi forma e il software completa poi automaticamente il disegno al meglio della sua abilità utilizzando le previsioni e la sua esperienza passata digitando milioni di esempi generati dagli utenti. Il software è chiamato Sketch-RNN e i ricercatori di Google lo hanno annunciato nuovamente in aprile. All’epoca, la squadra dietro Sketch-RNN ha rivelato che la rete neurale sottostante è stata costantemente addestrata utilizzando disegni fatti dall’uomo provenienti da un esperimento diverso da AI, chiamato Quick, Draw! Nel quale veniva chiesto agli utenti umani di disegnare vari oggetti semplici da un prompt di testo, mentre il software tentava di indovinare quale fosse ogni passo. Un altro spinoff da Quick, Draw! è un’applicazione Web chiamata AutoDraw, che identifica disegni creati a mano e suggerisce sostituzioni di clip art pulite.
Tutti questi programmi migliorano nel tempo in quanto più persone li usano più continuano a nutrire il meccanismo di apprendimento dei dati necessari. L’obiettivo finale, insomma, è quello di insegnare al software Google di contestualizzare gli oggetti reali e di ricrearli usando la capacità di come il cervello umano traccia le connessioni tra linee, forme e altri componenti dell’immagine.

Nel caso di questa nuova applicazione web, gli utenti possono vedere come una forma si trasforma in un oggetto. Per capire come funziona il programma si può fare pratica con varie demo. Multiple Predict che consente di generare numerose versioni dello stesso oggetto, Interpolation e Auto-Encoder Variational che invece cercano di muoversi tra due diversi tipi di disegni simili in tempo reale e simulano le modifiche in modo casuale. L’intero set di programmi è uno sguardo affascinante sotto il velo della moderna visione informatica e degli strumenti di riconoscimento di oggetti che le aziende tecnologiche hanno a loro disposizione.