Homestead of Dilution, alla Nomas Foundation un’indagine sul mondo dell’assistenza psichiatrica

Roma

Inaugura il 3 maggio la nuova mostra alla Nomas Foundation Homestead of Dilution (Casolare di diluizione) a cura di Niekolaas Johannes Lekkerkerk. La mostra presenta il risultato di una collaborazione congiunta tra l’artista Domenico Mangano e la storica dell’architettura Marieke van Rooy. Nel loro lavoro essi esplorano e svelano il funzionamento comunemente inosservato delle istituzioni psichiatriche, che hanno risentito ultimamente del graduale smantellamento dello stato sociale nei Paesi Bassi. Con questo interesse di fondo e sollecitati da una residenza artistica a Het Vijfde Seizoen gli artisti hanno messo in relazione l’eredità del particolare esperimento di Nieuw Dennendal – un contro movimento degli anni Settanta nel mondo dell’assistenza psichiatrica – con le odierne prospettive di cura nel campo della psichiatria. Questo esperimento è diventato uno dei simboli del movimento democratico nei Paesi Bassi degli anni Settanta, ed è importante considerarlo nel contesto del movimento dell’anti-psichiatria, che ha avuto luogo nello stesso periodo in Europa, e delle innovazioni nel campo psichiatrico condotte da Franco Basaglia in Italia. La loro residenza porterà ad un film sperimentale in cui esplorano l’attualità del concetto di diluizione, esperienza radicale negli anni Settanta, che mirava ad emancipare persone con problemi di salute mentale aprendo asili isolati e avendo persone normali vivono accanto a pazienti psichiatrici sul terreno di un’istituzione psichiatrica.

Gli artisti hanno tradotto questo concetto in un intervento artistico ricercando il mondo immaginativo dei pazienti psichiatrici presso la clinica Capriles, insieme agli studenti dell’IBB, che si trova sul terreno dell’istituto psichiatrico. Punto focale dell’esperimento di Nieuw Dennendal infatti era il concetto utopistico di diluizione: l’idea di avvicinare persone sane e malati di mente, nel tentativo di superare il crescente senso di polarizzazione e gerarchizzazione manifestato nella società del tempo. Prendendo come punto di partenza l’esperimento, Mangano e van Rooy hanno condotto ricerche sul campo, osservando ed entrando a far parte della vita quotidiana e delle pratiche lavorative dei pazienti attualmente residenti presso l’istituzione psichiatrica in cui ebbe luogo l’esperimento di diluizione. Sul posto, i loro metodi di lavoro hanno incluso l’organizzazione di workshop, performance, ricerche d’archivio e documentazione video. La mostra è il risultato di queste ricerche ed è concepita come una presentazione integrale, di cui il concetto di diluizione costituisce il terreno comune, e forma parte di una più ampia indagine sulle separazioni apparentemente esistenti tra centro e periferia, normale e sano, malattia mentale e infermità, interrogandosi su quale significato di diluizione potrebbe avere come parte di un processo artistico, o forse della vita in generale. Oltre al video Homestead of Dilution sono presenti una serie di sculture, disegni e fotografie e per l’occasione viene presentata la pubblicazione antologica corrispettiva Homestead of Dilution. L’esposizione rimane aperta al pubblico fino al 28 luglio per tutte le informazioni: www.nomasfoundation.com