Al via i restauri del fregio di William Kentridge

Roma

Neanche una settimana fa abbiamo fatto eco all’appello di William Kentridge che chiedeva a Roma e ai romani di salvare il proprio murales dai writers. Una richiesta lanciata al cuore di tutti sia a coloro che ogni giorno ci passano davanti senza più farci caso sia a chi è rimasto deluso o addirittura scandalizzato dalle azioni vandaliche che lo hanno deturpato. Il caso ha fatto discutere e, dopo tante critiche, il fregio dell’artista sud africano torna a far parlare di sé. Sono iniziati e dureranno per circa una settimana, infatti, gli interventi della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali per la rimozione delle scritte vandaliche che hanno sfregiato Triumphs and Laments.

Durante il sopralluogo di verifica il Servizio Restauri della Sovrintendenza Capitolina è intervenuto per esaminare lo stato di conservazione del fregio e ha appurato la presenza di scritte vandaliche sparse realizzate soprattutto con spray che ricoprono complessivamente circa 30 metri quadri di superficie, verificando così i dettagli tecnici e le caratteristiche delle scritte in modo da poter individuare l’intervento più idoneo. L’intervento, realizzato in accordo con l’artista, «restituirà dignità ad un’opera che arricchisce la Capitale – dichiara il vicesindaco di Roma Luca Bergamo – danneggiare la bellezza è un segno di stupidità, talvolta inconsapevole dell’impatto del gesto che si compie: il godimento dell’arte è e resta diritto di tutti, il nostro compito è promuoverlo e rimuovere le cause oggettive e soggettive alla sua realizzazione il nostro compito è promuoverlo e rimuovere le cause oggettive e soggettive alla sua realizzazione».