Trajectory è il titolo della personale firmata dall’artista di origine greche Yorgos Stamkopoulos e ospitata nella galleria romana Mario Iannelli dal 25 gennaio al 31 marzo. Curata da Lorenzo Bruni la mostra si struttura su vari livelli di interazione con lo spazio. Da un lato un site specific concretizzatosi in un wall painting, dall’altro delle sculture di ferro nero che come linee salgono dal pavimento verso il soffitto, in mezzo una serie di disegni su carta. «L’idea di pittura murale – dice l’artista – era nella mia testa da tempo! Le sculture sono delle barre di acciaio di 14 mm di spessore che ho piegato direttamente io e che per me rappresentano delle linee nello spazio. Corrispondono alle linee che si vedono nei miei quadri e che realizzo nel processo pittorico prima di stendere il colore. Ho voluto, in questo caso, rompere la piattezza della tela traducendoli nella terza dimensione. La pittura dialoga sorprendentemente con le sculture divenendo un’unica cosa».
Mentre è il curatore a chiarire gli intenti dell’artista: «La sfida a cui si sottopone Stamkopoulos non è quella di applicare il suo particolare metodo pittorico dello strappo parziale della superficie del colore – che effettua normalmente sulla tela – ad un’opera ambientale. Consiste, invece, nel portare al centro dell’opera il tempo del processo artistico e porlo in dialogo con il mondo che lo circonda e non indipendentemente da esso». Info: www.marioiannelli.it