Un museo per fare i conti col passato, apre il Museo nazionale della storia e della cultura afro-americana

Washington

Una stanza vuota, silenziosa, senza oggetti, così si preannuncia il Museo nazionale della storia e della cultura afro-americana, che sarà inaugurato il 24 settembre da Obama a Washington. Un’immensa struttura color bronzo che condurrà i visitatori in un viaggio a ritroso sul razzismo, la segregazione e l’emancipazione. Si tratta della prima ricostruzione completa delle violenze subite dai neri e del razzismo dei bianchi, che conterrà circa tremila oggetti, tra cui la capanna di schiavi di una piantagione di cotone della Carolina del Sud, la ricevuta della vendita di una africana sedicenne, un cappuccio di seta usato dai membri del Ku Klux Klan oltre a svariate immagini che documentano particolari episodi censurati per diversi anni. Una storia indissolubilmente intrecciata con quella americana che adesso trova finalmente uno spazio degno per raccontarla, possibile anche grazie al finanziamento di privati tra cui Oprah Winfrey. Realizzato da David Adyaje, architetto di origini africane, l’edificio è rivestito da 3600 lastre di alluminio dipinto, che emettono bagliori color ruggine e che da lontano sembrano mani incrociate in segno di preghiera.