L’archeolgo Amr Al-Azm: la città non va restaurata con la stampa 3D

Palmira

Quando un monumento va restaurato puntualmente le opinioni si dividono in due fazioni opposte: sì alla ricostruzione, no a qualsiasi intervento. Posizioni che animano il il campo del restauro da sempre e che sembrano destinate a non trovare mai una soluzione definitiva. A confermare il tutto ci pensa Palmira. La città qualche giorno fa è stata liberata dall’Isis e seppur non in condizioni disastrose è apparsa comunque mutilata da mesi di occupazione. Due dei più famosi templi sono stati distrutti (Baalshamin e Baal) così come il museo archeologico saccheggiato in lungo e in largo. L’archeologo Maria Teresa Grassi propone una ricostruzione dei monumenti attraverso la nuova tecnologia 3D. Nell’impasto generale pensava anche di aggiungere anche pietra polverizzata locale. Di diverso parere invece l’archeologo Amr Al-Azm, per lui la scelta migliore sarebbe lasciare il sito così come appare cercando di recuperare il possibile. Ogni ricostruzione creerebbe solo dei simulacri e cancellerebbe la storia anche se drammatica.