È in arrivo la seconda fase della riforma del ministero varata nel 2014, presentata lunedì al Consiglio Superiore dei beni culturali e ai sindacati, come annunciato dal Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini: «Si va avanti con la strada della modernizzazione del sistema museale che abbiamo scelto di percorrere». Niente più soprintendenze separate, ma una soprintendenza unica per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e 10 nuovi musei e parchi archeologici autonomi, guidati da un direttore indicato dopo un concorso internazionale, distribuiti tra Roma, Tivoli, Ercolano, Campi Flegrei, Parma e Trieste. La soprintendenza unica permetterà una distribuzione di poteri più equilibrata, un rafforzamento dei presidi di tutela e una semplificazione del rapporto tra cittadini e amministrazione. «Le nuove soprintendenze – precisa Franceschini su Repubblica – parleranno con voce unica a cittadini e imprese riducendo tempi e costi burocratici. La riorganizzazione prosegue nella strada di valorizzazione del patrimonio»