Insorgono le guide turistiche contro la decisione presa dalla regione Sicilia che ha imposto la chiusura di alcuni musei e siti archeologici durante le feste. Saltano così tour già organizzati perché la regione tenta di far quadrare i conti e le paghe straordinarie dei custodi nei giorni festivi certo non aiutano. In tutta la Sicilia quindi il 25 dicembre e il primo gennaio non si potranno visitare determinati siti, mentre rimarranno aperti quelli più affollati come il Teatro antico di Taormina con il vicino Museo archeologico di Naxos, e i Parchi archeologici della Valle dei Templi di Agrigento, di Segesta, di Selinunte e la Villa del Casale di Piazza Armerina. Tutti gli altri siti resteranno chiusi, da Palazzo Abatellis alla Zisa e alla Cuba di Palermo, al Chiostro di Monreale, al Museo Pepoli di Trapan. ”Una decisione assurda – dice Carlo Castello, presidente delle guide turistiche della provincia di Siracusa – che mortifica il territorio aretuseo e gli altri luoghi culturali della Sicilia considerati di serie B. Come da tradizione, saranno migliaia i visitatori in provincia nei giorni di Natale e Capodanno che si troveranno davanti all’ingresso sbarrato del Teatro greco, del museo archeologico “Paolo Orsi” e, fuori città, degli altri siti archeologici e dei musei. Saremo costretti a inventarci tour alternativi per salvare il salvabile”.