Dal 24 al 30 settembre va in tavola alla Triennale di Milano il Pranzo improvvisato, una rassegna, ideata da Ilaria Faccioli, Gaia Stella e Cristina Amodeo che mette in mostra 22 ricette futuriste immaginate da 22 illustratori. Al 1930 risale infatti la nascita del Manifesto della cucina futurista e, a due anni dopo, la pubblicazione del ricettario La cucina futurista, realizzato da Marinetti in collaborazione col pittore Fillìa. Oltre ad essere una dichiarazione di guerra ai difensori della pastasciutta, il manifesto si può considerare una sorta di preludio alla cucina contemporanea, per la sua attenzione ai sapori, gli odori, la presentazione dei piatti e i loro abbinamenti, anche cromatici. Il titolo della mostra, Pranzo improvvisato, prende il nome da uno dei menu proposti dai futuristi e ne rievoca lo spirito sperimentale e dinamico accostando a ogni piatto un’illustrazione. Tra le altre strambe ricette futuriste, si possono ricordare, Brodo solare, Carneplastico, Paesaggio alimentare e Reticolati del cielo. Hanno accolto le provocazioni di Marinetti una serie di artisti italiani e stranieri che si sono messi in gioco per reinterpretare le ricette ad arte. Oltre alle ideatrici della mostra, partecipano al banchetto con le loro opere Pablo Amargo, Giacomo Bagnara, Elenia Beretta, Gwénola Carrère, Andre Da Loba, Federica Del Proposto, Ilaria Falorsi, Beppe Giacobbe, Philip Giordano, Anne Laval, Sanna Mander, Simone Massoni, Laurent Moreau, Sac Magique, Studio Fludd, Charlotte Trounce, Violeta Lopiz + Valerio Vidali, JooHee Yoon e Bruno Zocca. Info: www.triennale.org