L’arte del trasformismo non è una novità nella storia dell’arte. Come per Cindy Sherman, anche per Camilla Filippi, artista e attrice classe ’79, è una questione di genere e identità. La differenza è che, rispetto agli anni Settanta, nell’era dei social network, le immagini girano prima su Instagram e facebook che nei musei. Così è stato per la Filippi che ha pubblicato online una serie di scatti di se stessa, nei quali, ogni giorno, l’artista cerca di cambiare identità, travestendosi in celebri personaggi del passato, remoto o recente, del mondo dell’arte, dello spettacolo reali o immaginari. Successivamente, le stesse fotografie, che hanno conquistato gli utenti del web, sono finite nelle sale di Palazzo Collicola a Spoleto, nell’ambito del Festival dei due Mondi, raccolte sotto un progetto intitolato Psychedelic Breakfast, poiché sono tutte accomunate da un particolare, una tazza che immortala il momento della prima colazione. Così, tra le icone interpretate dalla Filippi, troviamo Luigi Ontani, Man Ray, Salvador Dalì, Yoko Ono, La ragazza con l’orecchino di perla, Van Gogh e via così. Fino al 26 settembre, Palazzo Collicola, Spoleto; info: www.palazzocollicola.it