Si avvicina una sessione d’asta ”bollente”, in programma da Sotheby’s a Milano il 20 e 21 maggio. Arriva un top lot di venti opere di Lucio Fontana, dipinti e sculture dagli anni Quaranta ai Sessanta. I famosi tagli su tele dai colori più accesi costituiscono i lotti più pregiati, con valutazioni dai 500 agli 800mila euro. Tra questi si distinguono un unico taglio centrale su un dipinto fucsia e cinque tagli trasversali su verde. Poi ci sono le sculture barocche e spaziali in terracotta. Fra le prime Combate indio (1940, valutazione 250-350 mila euro), che nel soggetto e nella lingua riporta alla nascita di Fontana in Argentina, dove l’artista tornò durante la seconda guerra mondiale. Tra gli altri artisti in asta vi sono tre piccoli Cretti e Cellotex di Alberto Burri, che testimoniano l’impegno dell’artista su questi nuovi materiali, seguiti dagli anni Settanta ai primi Sacchi e Combustioni. Le valutazioni sono tra i 150 ed i 200 mila euro.
Una grande tela estroflessa (1960) di Enrico Castellani è stimata 550-700 mila euro, cifra analoga a una Intersuperficie curva di Paolo Scheggi. Altre opere in asta sono di Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, Vincenzo Agnetti, Salvatore Scarpitta, Getulio Alviani, Piero Dorazio, Giuseppe Capogrossi. La serie di opere di avanguardia è interrotta da una Natura Morta di Giorgio Morandi (450-600 mila euro).