Gilberto Di Benedetto, in arte Hypnos, è uno degli interpreti più provocatori dell’arte contemporanea italiana. Ora ha lanciato l’ultima. Si tratta del dipinto Michael’s Gate, un’opera che, secondo l’autore, avrebbe qualità ipnotiche. Negli ultimi giorni è cresciuta a dismisura la curiosità nei confronti di questo lavoro, tanto che la curiosita intorno all’opera, un quadro informale in cui predomina fortemente il colore rosso, ha spinto oltre 500mila persone a visitare la pagina. Hypnos punta a portare i visitatori virtuali dell’opera a oltre 20 milioni, una vera e propria crociata 2.0. Secondo l’artista il dipinto «rappresenta la costruzione di una forma pensiero a sostegno di una nuova fratellanza mondiale che unisca gli uomini nell’unico colore che hanno in comune il rosso del sangue» e avrebbe dato una forma visuale alla coscienza collettiva. Come si vede l’idea di performance continua a essere il motore della creatività artistica, ma, almeno nel caso dell’esuberante (e spesso criticato) Hypnos questa performance assume una dimensione che è spirituale e filosofica, oltre che rigorosamente affidata al giudizio di quello spazio ancora in fondo poco sondabile che è la rete.