È stato decretato il vincitore della prima edizione del riconoscimento per l’arte contemporanea Plutot la vie, plutot la ville, premio Roberto Daolio. Keita Nakasone è il nome della premiata con il lavoro InContext, progetto artistico di riappropriazione di uno spazio dismesso. Si sviluppa dall’idea di trasformare un luogo in stato di abbandono in un’opera collettiva in cui una rovina acquista una forma diversa. Alauda di Natália Trejbalová vince, invece il secondo premio: una residenza artistica di due settimane ne centro Sim di Reykiavik. Il riconoscimento è stato creato per il volere della famiglia di Daolio e realizzato in collaborazione con l’accademia di Belle arti di Bologna dove lo stesso Daolio era docente. Scomparso nel 2013 ha lasciato cammino importante ndel mondo dell’arte urbana, disciplina a cui il premio è votato. Le altre opere finaliste insieme a quelle vincitrici saranno esposte in varie sedi a Bologna dal 19 febraio. Info: www.ababo.it/ABA/2014/10/21/premio-daolio