Come è finita a New York l’opera di Annibale Carracci venduta all’asta pochi giorni fa per la cifra di 965mila dollari? Chi ha autorizzato questa ”esportazione” eccellente? Sono le domande che Vittorio Sgarbi si è posto dopo avere appreso dalla stampa la notizia della prestigiosa vendita e che hanno spinto la Procura di Bologna ad aprire un’indagine. L’opera in questione è la Vergine orante, che fino all’estate 2013 era conservatain una collezione privata bolognese. Poi, a gennaio 2015, in circostanze definite dallo storico dell’arte ”poco chiare” ha preso il volo per New York. Poi la notizia dell’aggiudicazione. Per ricostruire i passaggi di mano più recenti di questo capolavoro il procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore del gruppo pubblica amministrazione della Procura, che si occupa anche di opere d’arte di rilevante interesse pubblico, ha incaricato di accertamenti preliminari i carabinieri del nucleo tutela del patrimonio artistico di Bologna, comandati dal capitano Ciro Imperato. La prima cosa da capire è se e come la Sovrintendenza sia stata informata dell’esportazione dell’opera. Sulla vicenda e sul viaggio oltreconfine del dipinto che risale ad un’epoca a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento faranno ora chiarezza i militari, incaricati dalla Procura emiliana.