L’effetto è quello di tanti pixel: mattonelle di diversi colori che, messe insieme, vanno a formare un’immagine. In realtà invece sono i campioni del pantone e Nick Smith, artista scozzese, li ha usate per ricomporre i più celebri dipinti della storia dell’arte. Van Gogh, Magritte, Warhol, Hockney sono tutti riconoscibili ma solo guardando nell’insieme e dalla giusta distanza i tasselli del mosaico che, se invece vengono osservati da vicino sono vere e proprie chip del pantone, con tanto di tonalità e rispettivo numero. Alla Lawrence Alkin Gallery di Londra la sua mostra è visitabile fino al prossimo 21 febbraio. Psycolourgy, questo il titolo, dà anche un significato psicologico ai colori e sotto ad alcuni colori, invece del codice c’è un aggettivo o un nome che lo rappresenta.