Nell’autunno del 1976 gli artisti Mauro Cappelletti, Diego Mazzonelli, Gianni Pellegrini, Aldo Schmid, Luigi Senesi e Giuseppe Wenter Marini sottoscrivono il manifesto di Astrazione oggettiva dando vita al maggiore movimento artistico trentino del secondo dopoguerra. Il manifesto dialoga con le avanguardie, con l’astrattismo e il Bauhaus, ma anche con le geometrie del movimento concretista e con le ricerche ottico-percettive degli anni Settanta, arrivando fino al minimalismo degli anni Ottanta. A quasi quaranta anni di distanza, la galleria Civica a Trento inaugura, per la prima volta in un museo, una mostra, curata da Giovanna Nicoletti, su quel percorso di ricerca collettivo che pose il colore al centro di un’indagine estetica e che risultò, nel contempo, concettuale e lirico. Le maggiori opere degli artisti che aderirono al Manifesto vengono raccolte in una esposizione che dal 14 febbraio al 17 maggio ne ricompone il gruppo. Info: www.mart.trento.it