Sotheby’s vince la battaglia legale sui Bari di Caravaggio

Londra

Il britannico Lancelot William Thwaytes, ex proprietario di un controverso dipinto attribuito al Caravaggio, ha perso la sua battaglia legale per ottenere una compensazione in milioni di sterline dalla casa d’aste Sotheby’s, che anni fa lo ha venduto presentandolo come copia del grande artista del manierismo. Secondo l’atto di citazione, Sotheby’s avrebbe sbagliato valutazione. Un giudice dell’Alta Corte di Londra ha stabilito che Sotheby’s non ha responsabilità nella vicenda, dato che non è sufficientemente provato che il quadro intitolato I bari come l’originale, quello conservato al Kimbell Art Museum di Fort Worth in Texas, sia effettivamente di mano del Caravaggio, anche sulla base di perizie discordanti. Lancelot William Thwaytes aveva citato in giudizio Sotheby’s a cui aveva affidato nel 2006 il quadro, poi venduto per 42 mila sterline. La casa d’aste in quell’occasione non lo attribuì al Caravaggio, ma a un suo allievo. L’acquirente all’asta fu Orietta Adam, amica di Sir Denis Mahon, grande storico dell’arte e collezionista scomparso nel 2011. Proprio Mahon aveva fatto restaurare il dipinto e poi lo aveva attribuito al Caravaggio, conferendogli un valore di 10 milioni di sterline, quanto il premio dell’assicurazione garantita dal Museum of the Order of St John a Londra che lo ha in custodia. Secondo Mahon il dipinto controverso sarebbe stato realizzato dal Caravaggio nel 1595, l’anno successivo come copia dell’originale I bari. Le perizie presentate all’Alta Corte dagli avvocati di Sotheby’s sostengono che non si tratta di un’opera del Caravaggio perchè di qualità ben inferiore.