Arte contemporanea, ecco i vincitori del premio Terna

Roma

Oggi sono stati rivelati i vincitori della sesta edizione del premio Terna, uno dei più significativi riconoscimenti per l’arte contemporanea. Si tratta di Marco Piersanti con House Train, per Fotografia e Videoarte, Linda Carrara con Vacuum space, per Pittura, Sara Alavi con L’alba di una casa sparita, per Scultura e Installazioni.

I secondi classificati sono Luana Perilli con Urformen, per Fotografia e Videoarte, Matteo Fato con Senza Titolo (ritratto di Hermann Rorschach 1884 – 1922), per Pittura e Marco De Sanctis con Refused projects, per Scultura e Installazioni. Terzi classificati Giordana Victoria con A nonexistent need, per Fotografia e Videoarte, Angelo Zani con Montagezusammenstellung, per Pittura e Vittoria Parrinello con Questo universo è grande come l’altro, per Scultura e Installazioni.
Il montepremi, del valore di circa 70mila euro, prevede per i primi classificati una artist residency a Berlino e la possibilità di esporre la propria opera nell’ambito di Paratissima, uno degli eventi di arte contemporanea di riferimento nel panorama artistico a livello nazionale ed europeo, e di Contemporary Arts Torino, in calendario a novembre.
I secondi e i terzi classificati si aggiudicheranno un premio acquisto rispettivamente di 3mila e 2mila euro. La maggior parte del montepremi sarà destinata a una iniziativa di start up scelta tra progetti di ricerca nel campo dell`energia. I vincitori sono stati decretati da una giuria d`eccezione presieduta dal comitato di presidenza con Matteo Del Fante e Catia Bastioli, amministratore delegato e presidente di Terna, e composta da professionisti del mondo dell`arte e della comunicazione: la collezionista Barbara Abbondanza, Silvana Annicchiarico, direttrice del Triennale Design Museum, Fabio Cavallucci, direttore Centro per l`arte contemporanea Luigi Pecci, i collezionisti Giovanni e Anna Rosa Cotroneo, Mario Cristiani della Galleria Continua, la giornalista Alessandra Mammì, Mario Mazzoli della Galleria Mazzoli di Berlino, lo scrittore Massimiliano Parente.