Pubblicati carteggi inediti tra de Pisis e Nello Baccetti

Roma

Nella rivista Nuova Antologia, diretta da Cosimo Ceccuti, ha pubblicato dei carteggi inediti tra l’artista Filippo de Pisis e lo scrittore Nello Baccetti. Sono lettere in cui emerge un profilo di de Pisis finora sconosciuto. L’artista si confida sulle emozioni provate nell’intenso periodo romano, ricco di esperienze umane, culturali e sociali. ”Sebbene i miei nervi mi facciano soffrire un pò, ogni tanto… tante cose ho per la testa, ma la maggior parte aspettano o restano in forma di embrione per il sopraggiungere di nuove idee”. E ancora: ”E anch’io penso non bisogni sperare in una pace futura, ma saper crearsi una felicità posticcia… dirò così, a tutti i costi. Ciò è il compito del filosofo”. De Pisis partecipava ai ricevimenti dell’Accademia inglese di Villa Giulia e la sera consumava il pasto dal Sor Vittorio in piazza Madama. Sottolineava anche che stava vivendo un periodo della sua vita che ”posso dire molto felice, anche perchè ho avuto bene retribuito un mio lavoro per il ministero”. Il mondo letterario non sembrava però riservargli solo fiori e applausi: ”Degli attacchi dei letteratini e degli invidiosi non me ne curo”. In una lettera datata 31 ottobre 1922 de Pisis parlava di pittura. E par davvero che il pittore scrivesse con il pennello piuttosto che con la penna: ”Poco fa nel mio studiolo sotto i tetti ho cercato di fissare le vaghe nubi di un mirabile tramonto autunnale sopra un cartone. (Ho infatti ripreso a dipingere con una certa intensità!)”. Le accorate lettere di Filippo de Pisis a Nello Baccetti terminano nel 1924, alla vigilia della partenza dell’artista ferrarese alla volta di Parigi, ”grande hangar della vita moderna”, dove diventerà  cittadino del mondo.