Nuovi scenari sul furto dei dipinti alla pinacoteca del Castello Sforzesco

Milano

Sarebbero state le gravi negligenze del personale di sorveglianza della pinacoteca del Castello Sforzesco la principale causa del furto di tre tavole in legno del ‘400, avvenuto all’interno del museo nei giorni scorsi. Questa è la denuncia degli inquirenti. Dalla sparizione delle opere d’arte fino alla formale denuncia sarebbero trascorsi, infatti, addirittura quattro giorni. Un tempo molto lungo che avrebbe potuto essere determinante per identificare rapidamente gli autori del furto. Secondo quanto riportato nella denuncia, presentata dai responsabili della pinacoteca lunedì 25 agosto, le tavole potrebbero essere state rubate tra giovedì 21 e venerdì 22 agosto.
Secondo quanto è stato riportato dagli investigatori, la sparizione delle opere era stata notata da un dipendente che, però, inizialmente ha creduto fossero state spostate in un’altra sala o in un deposito. Solo domenica 24 agosto il museo ha avvertito la polizia e la denuncia poi è stata presentata lunedì. Tra le ipotesi che si stanno vagliando c’è anche quella del furto da parte di un dipendente. Nella sala in cui erano custodite le tavole, inoltre, funzionavano solo due telecamere su otto. Anche per questo i ladri potrebbero essere riusciti a portare via le opere senza essere ripresi. Intanto, i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico di Monza, che conducono le indagini coordinate dal pm milanese Luigi Luzi, stanno ascoltando, tra gli altri, alcuni dipendenti della cooperativa esterna che si occupa del servizio di vigilanza al Castello Sforzesco. Al vaglio anche i filmati delle telecamere installate all’interno del museo e nella zona attorno al Castello.