Marra e il Libro dei Fatti 2014

Roma

”Si può vivere senza moglie, senza amante, senza televisione, senza computer, senza cellulare, senza frigorifero, senza lavastoviglie, senza doccia, senza Aspirina e Viagra, ma non senza questo formidabile strumento di consultazione”. Quello a cui allude Roberto Gervaso, sul Messaggero di oggi, nella sua tradizionale rubrica A tu per tu, è il Libro dei Fatti, la straordinaria pubblicazione edita da AdnKronos da ben ventiquattro anni, la cui edizione 2014 è stata appena pubblicata.
Si tratta di una collana enciclopedica che raccoglie, di edizione in edizione, tutti i fatti, le curiosità, i nomi, le statistiche, i grafici e gli eventi caratteristici di ogni anno. Una intelligente intuizione editoriale del gruppo AdnKronos, fondato e guidato da una cara conoscenza di Inside Art. Parliamo di Giuseppe Marra, giornalista, editore, appassionato conoscitore di storia, di politica, di cultura e di arte, tanto che, in occasione del cinquantenario della sua agenzia giornalistica ha voluto coinvolgere proprio un artista come Fabrizio Plessi per immortalare, con le sue opere, un servizio informativo svolto, sin dall’inizio, con tempestività, precisione e talento e sempre al servizio dei cittadini (per vedere il servizio sulla mostra clicca qui). Giuseppe Marra è un nome ingombrante nella storia dell’informazione in Italia. La sua agenzia giornalistica ha svolto sempre un ruolo centrale nel panorama editoriale italiano, senza mai tradire la sua mission originaria: anticipare il futuro. Una sfida che è stata vinta non solo con la creazione di servizi editoriali sempre all’avanguardia e in linea con l’incalzare delle più moderne innovazioni tecnologiche, ma anche con un metodo giornalistico estremamente dinamico e veloce. E proprio grazie a questa caratteristica l’Adn ha legato al suo nome alcuni grandi scoop della storia del giornalismo contemporaneo, il più eclatante dei quali è certamente il primo scatto fotografico dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II nel 1981, in piazza San Pietro, ad opera del killer turco Ali Ağca.

Una storia di vittorie e conquiste, quella di Marra e della sua AdnKronos. Una vera colonna del giornalismo italiano e un amico dell’arte e della cultura. ”È un radar che intercetta ogni segnale – scrive ancora Gervaso – un magnete che attira a sé i pensieri, li elabora, li realizza e ne rende partecipi gli altri”.