È The art news paper a rimettere in circolazione la notizia dell’alto compenso dato a Germano Celant per curare il padiglione Arts and food all’Expo milanese del 2015. Sono 750 mila euro, soldi giudicati da tutti, appena saputolo, eccessivi. Ma Art news paper approfondisce e riporta le parcelle di altri curatori, per altri eventi che risultano decisamente più bassi. Il giornale ipotizza che il curatore di una biennale di Venezia guadagni 90 mila euro all’anno, 100 mila per il curatore di Documenta, insomma Celant vince la medaglia d’oro come critico più pagato del mondo e pensare che Pisapia interrogato sul compenso del critico disse che le cifre erano adeguate a quelle del mercato (per dire, il direttore degli Uffizi guadagna 1.890 euro al mese). E mentre Celant viene ricoperto d’oro, noi diventiamo una barzelletta all’estero.