Vittorio Messina ritira la sua mostra dal Macro Testaccio

Roma

Doveva chiudere il 4 maggio la mostra Postlabel e dintorni di Vittorio Messina al Macro Testaccio di Roma. Invece l’artista ha deciso di chiuderla prima in polemica verso l’amministrazione che ha gettato il museo capitolino del caos. Messina ha inviato una lettera d’addio (alla prima non aveva risposto nessuno) indirizzata a Ignazio Marino e Flavia Barca. La riportiamo di seguito.

Gentile Sindaco, gentile Assessore,
per la seconda volta, dopo la prima del 5 febbraio scorso, invio alla Vostra attenzione l’espressione del mio profondo rammarico ora purtroppo aggravato dalla constatazione di una irreversibilità non più sanabile. Di ritorno dalla recente inaugurazione della mia mostra alla Kunsthalle di Goeppingen – facente parte di un progetto di cooperazione col Macro di Roma sostenuto dalla direzione di Bartolomeo Pietromarchi, frutto di grande impegno di energie e di risorse, devo purtroppo verificare che le promesse rassicuranti di cui ero destinatario nella lettera di risposta alla mia da parte dell’Assessore Flavia Barca, non sono state in alcun modo mantenute.

Dopo quasi un anno di oblio istituzionale la situazione del Macro si è infatti ulteriormente aggravata poiché la proposta di reintegro del personale da parte delle Autorità Comunali si è rivelata inadeguata al punto da provocarne il comprensibile rifiuto. E per ciò che di fatto mi riguarda, dal 28 febbraio (a soli due giorni dall’inaugurazione) fino ad oggi, la mia mostra “Postbabel e dintorni” nei due padiglioni di Macro Testaccio è stata privata di ogni sostegno, in specie per ciò che riguarda l’informazione e la cura del catalogo. A tale disagio si sono aggiunte le conseguenze derivanti da una caduta di materiali nell’opera intitolata “Il villaggio vicino”, la quale peraltro è stata prontamente rimessa in sicurezza dagli allestitori. Un accadimento certo riprovevole, ma nell’ordine delle normali probabilità, che conferma la natura particolare della creazione artistica e la speciale cura che ad essa andrebbe riservata nel momento in cui la si rende pubblica, una cura che si attua in modo imprescindibile nel rispetto dell’opera stessa e nei provvedimenti atti a tutelarne la portata culturale e la salvaguardia fisica.

Mi rincresce dover dichiarare che i provvedimenti che mi vengono suggeriti da parte dei vari responsabili non corrispondono in alcun modo a quanto ora detto, per cui sono obbligato mio malgrado a chiudere subito la mia mostra con l’unico intento di proteggerne l’integrità.
Con i più distinti e cordiali saluti
Vittorio Messina