Il Festival tra musica e scultura: quest’anno arriva Tony Cragg

Ravello

Da Mitoraj a Paladino, da Alba Gonzales fino a Tony Cragg. Ravello allarga gli orizzonti: oltre a essere luogo cult della musica, col Ravello Festival, di cui è direttore artistico Stefano Valanzuolo, giunto alla 62esima edizione e quest’anno dedicata al/ai Sud, dal 2012 è diventata palcoscenico dei grandi maestri della scultura: prima Mitoraj, l’anno dopo Mimmo Paladino hanno adornato i giardini di Villa Rufolo e il piazzale dell’Auditorium disegnato da Oscar Niemeyer con le loro opere immortali. La fondazione Ravello, presieduta da Renato Brunetta, invita i più grandi scultori contemporanei a rendere l’antica città il neo Parnaso del Mediterraneo.
Nel 2014 Ravello raddoppia: non uno, ma due scultori esporranno le loro opere in quella magica cornice. Domani, sabato 29 marzo, alle 12 nel piazzale dell’Auditorium, viene inaugurata la mostra della scultrice Alba Gonzales Amor Maris – I miti scolpiti, a cura di Maria Mucciolo. L’artista, romana di nascita, ma cittadina del mondo per le sue mostre anche all’estero, rende così omaggio a un luogo che, con la sua atmosfera straordinaria, evoca miti e metafore. La mostra, aperta fino a domenica 18 maggio, si compone di 32 opere, fra marmi e bronzi, di cui 10 monumentali, 4 delle quali dislocate sul piazzale dell’Auditorium.
Ironia, denuncia, amore e morte, speranza, il dualismo fra bene e male sono i motivi ispiratori che s’intrecciano nell’arte di Alba Gonzales, in una suggestiva concatenazione di metafore. A partire dal 21 giugno, in concomitanza con l’inaugurazione del Ravello Festival, le stesse location ospiteranno una mostra dello scultore inglese, anche lui di fama internazionale, Tony Cragg.