Robert Capa a colori

Robert Capa è conosciuto soprattutto come un grande maestro della fotografia in bianco e nero, le sue immagini dello sbarco statunitense durante la seconda guerra mondiale e quelle dedicate alla guerra civile spagnola gli hanno assicurato un posto d’onore nel pantheon del fotogiornalismo. Ma pochi sanno che Capa è autore anche di migliaia di scatti a colori che sono rimasti sconosciuti ai più per quasi mezzo secolo. La mostra Capa a colori all’International center of photography di New York permette di scoprire questo lato oscuro delle sua opera attraverso 125 stampe inedite che rappresentano momenti intimi di grandi scrittori e artisti come Hemingway e Picasso o di eventi personali legati ai suoi viaggi come i paesaggi della Norvegia, le Alpi italiane e la Dolce vita romana degli anni Sessanta. L’istituto newyorkese in realtà possiede più di 4mila diapositive a colori, di diverso formato, che testimoniano l’insaziabile curiosità del fotografo verso le nuove tecniche del mezzo. L’amore di Capa per la nuova pellicola colorata nasce nel 1938, mentre copriva la guerra siro giapponese, domandando alla sua agenzia di inviargli una dozzina di rullini Kodachrome con tutte le istruzioni. Durante tutti gli anni Quaranta Capa continuerà a sperimentare la nuova tecnica per riviste come Life, Illustrated e Saturday Evening post ma la maggior parte delle sue immagini a colori vengono rifiutate dalla stampa che continua a preferire il Capa in bianco e nero. In ogni caso il fotografo non si dà per vinto e continua a scattare a colori per tutti gli anni Cinquanta che lo vedono impegnato su molti set cinematografici di Hollywood. Info: www.icp.org