C’è una mostra a palazzo Chiablese curata da Luca Beatrice e Arnaldo Colasanti e intitolata Doppio sogno, da Warhol a Hirst, da De Chirico a Boetti. Nell’esposizione, un’opera ha condotto in inganno molti visitatori e, neanche a dirlo, è a firma di Damien Hirst. La creazione, No love lost, in questione è un armadietto per infermieri, il visitatore, sapendo che c’era nel percorso un’opera inedita dell’inglese, chiedeva dove si trovasse e il custode o chi per lui indicava l’armadietto. Di nuovo lo scopo di Hirst era provocare, missione riuscita anche secondo Barbero, non è certo un caso che l’opera si trovi in una sezione del percorso intitolata pericolo.