«Il terzo paradiso è formato da tre cerchi che sottolineano l’importanza del concetto di durabilità. Il simbolo dell’infinito è la rappresentazione di una continua fuga, il presente che si trova nell’incrocio dei due cerchi è attorniato da questo dualismo che si innesca tra la vita e la morte. Ho inserito il terzo cerchio affinché possa unire il prima della vita e il dopo della vita, il terzo cerchio rappresenta la durata. Oggi scopro questo bisogno di fare, di costruire noi stessi».Le parole di Michelangelo Pistoletto raccolte dinnanzi all’installazione site specific dell’artista Micaela Lattanzio costituiscono il preludio per raccontare l’evento che ha celebrato negli ambienti del Metropoliz, un luogo fuori dall’ordinario, lo spirito della seconda edizione del Re birth day.