L’erotismo fatto diva

Chi pensa che fotografare vip sia ormai noioso e obsoleto? Di certo Michel Comte no, lui non si stanca mai e i ritratti delle celebrities continuano ad affascinarlo ancora, dopo più di trent’anni di carriera nel mondo della moda e della fotografia. Svizzero d’origine, Comte ha raggiunto la fama grazie ai suoi scatti empatici, che caricano di erotismo soprattutto i soggetti femminili, rendendoli glamour ma intimi, sensuali e vulnerabili. Formatosi da autodidatta, Comte è definito un camaleonte, ammirato per la sua versatilità, che ben si adatta ai soggetti e alle necessità che gli vengono imposte, mostrando una grande attenzione alle esigenze dei suoi modelli.

Come in seduta dal chirurgo plastico di fiducia, le dive si offrono a lui nude, spogliandosi e mettendo nelle sue mani il loro corpo, a patto che lui ne renda giustizia, esaltandone la magnificente bellezza. E lui le converte in statue e, alcune di esse, scivolano sul mercato sotto forma di oro colato. Nel ‘93 ritrae in bianco e nero Carla Bruni senza veli, altezzosa e sicura di sé, mentre si nasconde pudicamente il sesso con le mani: vent’anni dopo quell’immagine, celebre e discussa, è stata battuta all’asta da Christie’s per 91.000 dollari.

I suoi ritratti non sono però semplici immagini da copertina, ma documenti preziosi che immortalano la storia e i personaggi che hanno fatto parte del nostro repertorio visivo. Come Mario Testino e Peter Lindbergh, davanti al suo obiettivo sono passate anche le bellezze iconiche di Catherine Deneuve, Sophia Loren, Sharon Stone, Cindy Crawford. E d’altronde non è un caso che si sia formato da giovane come restauratore e a soli venticinque anni abbia avuto il primo incarico fotografico, nella ville lumière, per Karl Lagerfeld. Da semplici reportage, i suoi scatti si sono trasformati in studi personalizzati sui volti, sui corpi, che sono in posa, ma si distinguono per la loro spontaneità. Dal 1981 lavora a New York per Vogue e poi si trasferisce a Los Angeles, occupandosi delle campagne pubblicitarie di marchi come Yves Saint-Laurent, Armani, Dolce & Gabbana, lavorando inoltre per Vanity Fair e altre prestigiose riviste internazionali. Queste collaborazioni non gli hanno impedito, tuttavia, di mantenere il suo sigillo stilistico: una particolare sintonia con i suoi modelli, e una complicità che fa sì che lo scatto sia praticamente perfetto e curato in ogni suo singolo dettaglio. Le bellissime e inaccessibili modelle e attrici diventano alla portata di tutti, con i loro istinti esibizionisti ma anche con i loro pudori, mentre si coprono il seno o sono colte furtivamente nei loro momenti di intimità.

Fino al 16 febbraio 2014; Kunst Haus Wien, Untere Weissgerberstrasse 13, Vienna