Hypnos replica alle critiche con l’arte fallica

Roma

Una volta si usava denunciare per calunnia, oggi invece si può ricorrere pure a un babà dall’inequivocabile forma fallica. A ideare la goliardica opera d’arte, un piatto in creta sormontato dal totem della virilità maschile, l’artista romano Hypnos, non nuovo a provocazioni che spesso vanno a smuovere le acque del paludato sistema dell’arte italiano, e che non mancano di attirare, oltre che simpatie, anche critiche al loro autore. Lo spunto per la nuova opera a Hypnos, al secolo Gilberto Di Benedetto, è venuto da una polemica con il giornalista di un noto magazine telematico che tratta arte (molto probabilmente Artribune, che sabato scorso ha dedicato un articolo all’artista, esprimendo una critica piuttosto severa nei confronti della sua opera) che avrebbe limitato l’intera produzione del pittore alla serie delle vagine, che sono in realtà solo l’ultima tappa del suo percorso professionale. «Ho colto tra le righe dell’articolo – spiega Hypnos – un certo disagio dell’autore rispetto all’organo genitale femminile, ho quindi deciso per par condicio genitale di dedicare a questo professionista del gossip (falso) questa opera molto significativa (o Babà), certo di renderlo felice per tanta considerazione nei suoi confronti». Nelle intenzioni dell’artista e di alcuni suoi goliardici amici, inoltre, pare ci sia la volontà di realizzare un’associazione che premi con un Babà tutti coloro che calunniano professionalmente o saltuariamente il prossimo. Visti i costumi nostrani, viene da pensare che, in Italia, il dolce napoletano a forma di fallo immaginato da Hypnos potrebbe riscuotere un certo successo. Quale sarà la reazione del giornale? Risponderà con un’altra opera d’arte?